Palermo, proviamo i semafori ‘giudiziosi’

Entro in questo budello scrotale. In genere, tra le sette e quarantacinque e le otto del mattino. Asfalto – barriere metalliche – pini marini. E sono rassegnato al mio destino, consapevole di quello che mi aspetta: mettermi l’anima in pace e, per un’ora, un’ora e mezzo invecchiare. Precocemente, intendo. Parlo della nostra bella circonvallazione, viale della Regione Siciliana, asse viario via Oreto – Partanna Mondello, in pratica la doppia corsia tangente l’intera città. Un tentativo di snellimento del traffico, in realtà un imbuto perennemente ostruito. Asfalto – guard rail – pini marini – semafori pedonali. Mi incolonno allo “svincolo Brasa” e, insieme a un milione di auto, a passo d’uomo, marciapiedi al centro (inutili) e corsia d’emergenza a destra, non posso più uscire. Mi arrabbio, impreco, mi avvilisco. Quando finalmente tocco via Belgio, mia solita destinazione, ho sempre una ruga in più.

Non scherzo, provate a guardarmi in faccia. Il paradiso delle minoranze. Sì, perché in questa strada il pedone ha il potere del poliziotto: fermare il traffico quando gli pare, a sua unica e totale discrezione. A dispetto della schiacciante disparità numerica e della democrazia, che, notoriamente, è anche “rispetto dei diritti della maggioranza”. Basta premere un pulsante, ossia attivare un semaforo, e può farlo la massaia, lo scolaretto, il pensionato, in un qualsiasi momento, e centinaia di automobili, camion, motociclette provenienti da mezza Sicilia stoppano la loro corsa e obbediscono “torto collo” a ogni piccolo dittatore. Vi sembra corretto?

In attesa della messa in opera degli altri ponti pedonali (in verità sproporzionati e per niente gradevoli all’impatto ambientale) si potrebbe avanzare una proposta ai tecnici comunali. A vantaggio della scorrevolezza, della lotta all’inquinamento acustico e contro l’accumulo di smog. Si faccia che i semafori selvaggi diventino mansueti e giudiziosi. Si aprano al passaggio dei pedoni solo ogni dieci minuti. Si eliminino i bottoni, si dotino di timer, si lasci scorrere il traffico svuotando quest’imbuto a sazietà (e tecnicamente questo tempo dovrebbe bastare). Semplice. Economico. Fattibile. Del resto, anche l’utente Amat (altra famiglia di pedone cittadino) non si sognerebbe mai di trovare un autobus ogni volta che lo desidera: si mette insieme agli altri alla fermata e molto civilmente aspetta la prima corsa in arrivo. Non schiaccia nessun bottone, e pensa sia inevitabile aspettare.

 

foto pedoni tratta da motoblog.it

foto semaforo tratta da edipol.it

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Entro in questo budello scrotale. In genere, tra le sette e quarantacinque e le otto del mattino. Asfalto - barriere metalliche - pini marini. E sono rassegnato al mio destino, consapevole di quello che mi aspetta: mettermi l’anima in pace e, per un’ora, un’ora e mezzo invecchiare. Precocemente, intendo. Parlo della nostra bella circonvallazione, viale della regione siciliana, asse viario via oreto - partanna mondello, in pratica la doppia corsia tangente l’intera città. Un tentativo di snellimento del traffico, in realtà un imbuto perennemente ostruito. Asfalto - guard rail - pini marini - semafori pedonali. Mi incolonno allo “svincolo brasa” e, insieme a un milione di auto, a passo d’uomo, marciapiedi al centro (inutili) e corsia d’emergenza a destra, non posso più uscire. Mi arrabbio, impreco, mi avvilisco. Quando finalmente tocco via belgio, mia solita destinazione, ho sempre una ruga in più.

Entro in questo budello scrotale. In genere, tra le sette e quarantacinque e le otto del mattino. Asfalto - barriere metalliche - pini marini. E sono rassegnato al mio destino, consapevole di quello che mi aspetta: mettermi l’anima in pace e, per un’ora, un’ora e mezzo invecchiare. Precocemente, intendo. Parlo della nostra bella circonvallazione, viale della regione siciliana, asse viario via oreto - partanna mondello, in pratica la doppia corsia tangente l’intera città. Un tentativo di snellimento del traffico, in realtà un imbuto perennemente ostruito. Asfalto - guard rail - pini marini - semafori pedonali. Mi incolonno allo “svincolo brasa” e, insieme a un milione di auto, a passo d’uomo, marciapiedi al centro (inutili) e corsia d’emergenza a destra, non posso più uscire. Mi arrabbio, impreco, mi avvilisco. Quando finalmente tocco via belgio, mia solita destinazione, ho sempre una ruga in più.

Entro in questo budello scrotale. In genere, tra le sette e quarantacinque e le otto del mattino. Asfalto - barriere metalliche - pini marini. E sono rassegnato al mio destino, consapevole di quello che mi aspetta: mettermi l’anima in pace e, per un’ora, un’ora e mezzo invecchiare. Precocemente, intendo. Parlo della nostra bella circonvallazione, viale della regione siciliana, asse viario via oreto - partanna mondello, in pratica la doppia corsia tangente l’intera città. Un tentativo di snellimento del traffico, in realtà un imbuto perennemente ostruito. Asfalto - guard rail - pini marini - semafori pedonali. Mi incolonno allo “svincolo brasa” e, insieme a un milione di auto, a passo d’uomo, marciapiedi al centro (inutili) e corsia d’emergenza a destra, non posso più uscire. Mi arrabbio, impreco, mi avvilisco. Quando finalmente tocco via belgio, mia solita destinazione, ho sempre una ruga in più.

Entro in questo budello scrotale. In genere, tra le sette e quarantacinque e le otto del mattino. Asfalto - barriere metalliche - pini marini. E sono rassegnato al mio destino, consapevole di quello che mi aspetta: mettermi l’anima in pace e, per un’ora, un’ora e mezzo invecchiare. Precocemente, intendo. Parlo della nostra bella circonvallazione, viale della regione siciliana, asse viario via oreto - partanna mondello, in pratica la doppia corsia tangente l’intera città. Un tentativo di snellimento del traffico, in realtà un imbuto perennemente ostruito. Asfalto - guard rail - pini marini - semafori pedonali. Mi incolonno allo “svincolo brasa” e, insieme a un milione di auto, a passo d’uomo, marciapiedi al centro (inutili) e corsia d’emergenza a destra, non posso più uscire. Mi arrabbio, impreco, mi avvilisco. Quando finalmente tocco via belgio, mia solita destinazione, ho sempre una ruga in più.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]