Il presunto caso è definitivamente chiuso. La versione fornita in sala stampa da Moses Odjer smonta la tesi secondo la quale, per motivi familiari, avrebbe avuto in un primo momento delle perplessità in merito al suo trasferimento al Palermo. Il centrocampista classe ’96 è felice della sua nuova destinazione e, dopo un paio di interventi social, lo ha ribadito anche in sede di presentazione: «Non è assolutamente vero che ho avuto dubbi – ha puntualizzato – ho detto subito sì. Palermo è una grande piazza, con una grande storia. Ho solo chiesto alla società due giorni di tempo per sistemare tutto. Conosco la Sicilia, inoltre, essendo stato a Catania (con cui ha esordito in serie B nel novembre 2014, ndr) e a Trapani e mi sono sempre trovato benissimo. Questa terra mi ha dato tanto e ha avuto un ruolo importante nel mio percorso professionale». Più che altro sono state alcune dinamiche tra procuratori a creare un po’ di confusione intorno ad un affare che poi è andato tranquillamente in porto: «Il rapporto con il mio agente? Direi che è buono, sono stati commessi degli errori ma adesso è tutto risolto».
Chi è Moses Odjer? Ecco il suo biglietto da visita: «Ho giocato in un centrocampo a due il mio primo anno alla Salernitana e mi sono trovato molto bene – ha sottolineato il ghanese, che è al debutto in un campionato di C, arrivato a Palermo da svincolato dopo la breve esperienza a Trapani preceduta da quattro anni e mezzo in Campania sempre tra i cadetti – nella linea mediana posso dare un contributo in termini sia di qualità che di quantità». Il neo-acquisto rosanero, che va a rimpolpare un reparto che aveva bisogno di nuovi innesti complice la rinuncia forzata a Martinelli («Il dolore è temporaneo, mollare è per sempre» – ha postato su Instagram lo sfortunato centrocampista svizzero costretto a dire addio al calcio giocato a causa di problemi fisici riscontrati nel corso di alcuni controlli specialistici effettuati di recente), si aggregherà al gruppo in occasione delle prossime sedute di allenamento una volta ultimato il ciclo di tamponi previsto dal protocollo: «Sarà il mister a decidere se sarò nelle condizioni di essere titolare domenica a Teramo (nella prima giornata di campionato, ndr). Io mi sento quasi pronto. Sto bene ma in questo periodo mi sono allenato da solo integrando l’attività fisica con un lavoro in palestra. Palermo l’occasione del mio rilancio? Non sono pienamente soddisfatto di ciò che ho fatto finora ma sto lavorando tanto e sto trovando ciò che mi mancava, la continuità. Darò il massimo per questa maglia e farò il possibile per aiutare il Palermo, che non è una realtà di C, a risalire la china».
Dopo l’esterno offensivo Roberto Floriano, intanto, anche Marong Bubacarr si è accordato per un prolungamento con il club sulla base di un biennale. Terminato il periodo di prova in ritiro, la dirigenza sembrava orientata inizialmente a non confermare il difensore classe 2000 e invece, a proposito del capitolo ‘integrazioni per il pacchetto arretrato’, ha deciso di fare retromarcia riaccogliendo il ragazzo (zero presenze nella scorsa stagione) che il tecnico Boscaglia a Petralia ha provato sia come esterno destro che nel suo ruolo naturale di centrale difensivo.
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