Palazzo Belmonte Riso e il complesso museale di piazza Sant’Anna ospitano da sabato 4 Aprile due mostre differenti per concetto e entità ma con il medesimo titolo: NOVE.
Il Museo Riso ha aperto le danze alle 17.00, offrendo l’intero piano – meno lo spazio dedicato a Kounellis – alla mostra / dialogo ideata da Davide Bramante che si è avvalso della collaborazione di giovani colleghi in una eterogenea esposizione di fotografie, installazioni luminose e sonore e sculture. La mostra si discosta dalla settorializzazione e mescolando le diverse opere da vita ad un ambiente giocato sulla luce e sui suoni, ma pur nell’intenzione di voler creare un lavoro strutturato e che scopra le diverse intensità delle tecniche dell’arte contemporanea, sono le fotografie ad essere protagoniste dell’intero lavoro ed aver reso Davide famoso nel mondo.
Il suo lavoro fotografico è riconosciuto nel mondo dell’arte nonostante nella sua carriera si sia dilettato anche in altre forme artistiche come gli acquerelli, i video e le installazioni che, afferma, gli hanno dato molte gioie.
Al Museo Riso, chiamati a dialogare con le opere e le tecniche degli altri otto artisti, sono esposti i lavori su New York: «In vent’anni di carriera ho sviluppato un grande rapporto con New York grazie alla vincita di due borse di studio e alle collettive al MoMa. Le opere oggi in mostra sono del 2010 e nascono dslla richiesta di due galleristi che volevano fotografie di New York da tutte le angolazioni: chiesi di farle in elicottero. La Tecnica fotografica adoperata è la classica con pellicola e reflex, ho voluto però approfondire, studiare e arricchirla giocando con doppie e multiple esposizioni. «Scatto dalle due alle otto volte senza portare avanti la pellicola. Con l’analogico ho il tempo di apprezzare il pathos e di capire cosa porto con me al ritorno da un viaggio, che non è solo emozione ma anche contenuto».
Valeria Li Vigni, direttrice di Riso, racconta che «nell’attesa di un ascensore – Riso ne è da sempre sprovvisto, ndr. – siamo felici di esporre Bramante. Grazie a lui
abbiamo avviato la buona pratica di collaborare con altre realtà
museali, in questo caso la GAM, nell’ottica di nuove mostre collaborative pensate per EXPO 2015».
Davide Bramante ama coinvolgere artisti giovani ed artisti con cui ha condiviso momenti nel corso della sua crescita professionale e artistica. NOVE è il numero degli artisti che partecipano all’idea: oltre a Bramante, sono presenti i lavori di Turi Rapisarda, Roberto Pugliese, Stefano Cumia (artista S.A.C.S.), Giulio Zanet, Perino & Vele, la giovane Donatella Lombardo, Gianni Di Rosa e Massimiliano Pelletti.
«Poteva essere una personale ma quando posso amo coinvolgere artisti nei miei progetti, quando posso li spingo comprando o proponendoli a amici curatori, direttori e collezionisti – racconta Davide Bramante – si dice che ‘le opere abbiano le ruote’ che singifica che l’artista ne perde le tracce, io ho voluto fare una ricerca personale per sapere cosa c’è di mio in Sicilia e recuperarlo, così ho conosciuto collezionisti che amano i miei lavori e ho coinvolto gli otto artisti che conosco e che amo di più».
L’opening si conclude con il doveroso ringraziamento di Valeria Li Vigni all’associazione promotrice del progetto Ars Mediterranea e con l’anticipazione di nuovi progetti per S.A.C.S. Sportello per l’Arte Contemporanea della Sicilia.
Alle 19.00 si continua con NOVE negli spazi espositivi della GAM – Galleria d’Arte Moderna, dove NOVE sono le provincie siciliane da cui l’artista ha tratto ispirazione per le opere esposte ritagliando uno spazio per la città ospitante, Palermo, cui sono dedicate alcune fotografie inedite.
NOVE – DAVIDE BRAMANTE + Stefano Cumia, Gianni Di Rosa, Donatella Lombardo, Massimiliano Pelletti, Perino & Vele, Roberto Pugliese, Turi Rapisarda, Giulio Zanet / RISO – Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia / 4 aprile – 3 maggio 2015
NOVE | GAM – Galleria d’Arte Moderna / 4 aprile – 17 maggio 2015
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