Muos, ministro D’Alia: «Fine alla telenovela» M5s: «Indegno di rappresentare i siciliani»

«Le rassicurazioni dell’Istituto Superiore di Sanità sull’assenza di rischi per la salute derivanti dalla presenza dell’impianto di comunicazioni satellitari Muos a Niscemi, rappresentano un’opportunità per mettere la parola fine su una telenovela durata troppo a lungo, che sta minando la credibilità del nostro Paese e rischia di compromettere le relazioni bilaterali con gli Stati Uniti». La soddisfazione del governo Letta rispetto alle anticipazioni sulla relazione dell’Iss è affidata alle dicharazioni del ministro della Pubblica amministrazione, Giampiero D’Alia, che ieri si è lasciato andare ad un moto di gioia, augurandosi che il parere degli esperti dell’Istituto di sanità – che non è stato ancora divulgato in maniera integrale e che è stato contestato dal consulente della Regione, Massimo Zucchetti – possa far riprendere a breve i lavori nel cantiere della base Usa di Niscemi. «Si riunisca al più presto una cabina di regia con istituzioni nazionali e regionali per superare l’incomprensibile situazione di stallo e onorare gli impegni assunti a livello internazionale, nel pieno rispetto della salute dei cittadini e dell’ambiente», ha aggiunto D’Alia che, oltre che essere minstro, è anche segretario regionale dell’Udc.

Il partito guidato da Pierferdinando Casini da sempre si è detto favorevole alla realizzazione del Muos. In D’Alia quindi si sposano alla perfezione le posizioni del governo e del partito di cui fa parte. Ma che sia proprio un ministro siciliano a pronunciare quelle parole sull’impianto di Niscemi non è andata giù ai deputati regionali e nazionali del Movimento cinque stelle. «D’Alia è indegno di rappresentare l’Italia e i siciliani, che meriterebbero di avere al governo gente che facesse veramente i loro interessi e non che gli rema contro a favore degli americani», scrivono i grillini in un comunicato. «Da un ministro siciliano – attacca Riccardo Nuti, capogruppo alla Camera del M5s – ci saremmo aspettati una difesa a spada tratta dei legittimi interessi dei minuscoli isolani, soli a combattere contro il Golia a stelle e strisce. D’Alia, invece, si genuflette agli americani in virtù delle superiori relazioni bilaterali con gli Stati Uniti che –  afferma – non possono essere in nessun caso compromesse».

Infine anche Giampiero Trizzino, presidente della commissione Ambiente all’Assemblea regionale siciliana, ricorda «le autorevoli relazioni scientifiche, sentenze giudiziarie, audizioni tecniche parlamentari» che hanno dato parere negativo sul Muos. «Tutto ciò – sottolinea Trizzino – non basta per il ministro D’Alia che, dopo una sola relazione a favore, chiede la ripresa dei lavori per l’impianto satellitare. Lo venga a dire alle mamme di Niscemi e ai loro figli. Abbia il coraggio di guardarli in faccia mentre fa queste affermazioni».

Redazione

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