La metropolitana di Catania, da qualche giorno, ha una tratta in più ma non mancano i disservizi e le lamentele degli utenti. Inaugurata giorno 30 marzo scorso dal sindaco Enzo Bianco, dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e dall’assessore regionale Giovanni Pistorio, la Borgo–Nesima è ormai una realtà di fatto che, con le sue fermate, riesce a collegare aree della città prima totalmente isolate l’una dall’altra, tracciando un filo diretto tra quartieri periferici e il centro cittadino.
Passaggio intermedio del percorso è la poco nota ma spaziosa fermata Milo, che prende il nome dall’omonima via ma che si trova in realtà in via Bronte. Raggiungibile dal viale Fleming, a pochi metri dall’ospedale San Luigi–Currò. Proprio lì, in superficie, Fce ha pensato a un grande parcheggio dove, tra le vetture private, sosteranno anche alcune navette messe a disposizione dall’università di Catania che porteranno studenti, dipendenti e professori direttamente alla cittadella, così come annunciato dal rettore Francesco Basile.
Allo stato attuale però, come segnalano alcuni utenti che l’hanno utilizzata, la struttura è ancora incompleta. Mancano infatti indicazioni chiare che facciano capire dove si trovano l’ingresso e l’uscita dalla strada. Ma non solo. Le obliteratrici, allo stato attuale, non funzionano e per provare a risolvere il problema Fce ha delegato un operatore che scrive manualmente l’ora sul biglietto con una penna. Una soluzione che, però, come afferma un cittadino: «È pensabile solamente con un flusso di utenza molto basso come quello che c’è stato in questi giorni. Oggi eravamo in due quando sono passato io – chiarisce – ma non credo sia possibile con più persone». Lo stesso segnala inoltre che gli ascensori che consentono, tra le altre cose, l’accesso alle persone disabili non funzionano. Anche la posizione degli accessi ha suscitato alcune critiche. «Io che ho trentanni – spiega un ragazzo – sono arrivato con il fiatone perché è a metà di una salita particolarmente ripida, un anziano o una persona che ha problemi a camminare come fa a raggiungerla?». «Forse è pensata per chi lascia lì la macchina – conclude – ma per chi abita nel quartiere è davvero scomoda».
«Gli ascensori non funzionano, però li stiamo sistemando e saranno quanto prima operativi», replica a MeridioNews Salvatore Fiore, dirigente tecnico di Ferrovie circumetnea. «Le obliteratrici purtroppo sono ancora in rodaggio come è già successo a Stesicoro – aggiunge – quindi tra qualche giorno saranno funzionanti, ma sono cose che succedono in tutti gli impianti nuovi. Quando si installano le apparecchiature – chiarisce – come per esempio le scale mobili, si deve passare per una fase di prova, per calibrare eventuali disfunzioni». Per quanto riguarda invece le modalità di gestione del parcheggio e l’attivazione del servizio, Fiore chiarisce che avverrà nei prossimi giorni, a fronte del pagamento di una tariffa. «L’area riservata alle macchine verrà gestita da Fce – spiega ancora – Purtroppo non potrà essere gratuita perché altrimenti ci sarebbe un caos. Tuttavia, grazie a una convenzione con l’università abbiamo pensato a un sistema di navetta, il Metrobus, che collegherà la stazione con l’università e si potrà utilizzare con lo stesso biglietto della metro». Sulla posizione e le difficoltà di accesso, infine, l’ingegnere chiarisce che quella di Milo «non è una struttura a servizio dell’ambito urbano, come per esempio quella di Nesima, quindi non è previsto che venga raggiunta a piedi. Ogni fermata ha la sua funzione».
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