Ksm, salta l’intesa: l’azienda non ritira i tagli Calabrò: «Per dipendenti proposte irricevibili»

«Verbale negativo». Sfuma l’ipotesi di un accordo per scongiurare i tagli e si conclude con un nulla di fatto il tavolo di stamane al centro per l’impiego di Palermo tra l’azienda e i sindacati, a Palermo, per l’esame congiunto tra sindacati e Ksm, la società di vigilanza privata che ha ufficializzato nel mese di febbraio 516 procedure di licenziamento in tutta la Sicilia. A nulla sono valsi le richieste delle associazioni dei lavoratori a individuare soluzioni alternative. Appelli caduti nel vuoto, nonostante l’invito per un tavolo specifico da parte dell’assessore regionale al Lavoro, prima della chiusura della fase istituzionale  – annunciato nel corso dell’incontro – per affrontare la vertenza nel più breve tempo possibile (la replica dell’azienda). Le guardie giurate che dovrebbero essere licenziate sono così distribuite: 308 su Palermo, 87 a Messina, 21 a Trapani, 32 a Caltanissetta, 18 a Enna e 50 ad Agrigento, anche se non si esclude l’ipotesi che il numero dei tagli possa essere ridotto a 150, come richiesto dalle organizzazioni dei lavoratori nei precedenti incontri. 

Al momento, non è stata ancora ufficializzata la data del prossimo tavolo che dovrebbe svolgersi in settimana. Delusi i sindacati che speravano in un segnale d’apertura del colosso dei vigilantes che, invece, si è irrigidita sulle posizioni iniziali. «Le proposte dell’azienda sono troppo onerose per i lavoratori, praticamente irricevibili – spiega la segretaria generale di Fisascat Cisl Sicilia, Mimma Calabrò – abbiamo cercato in tutti di trovare soluzioni alternative per salvare tutti i posti dei lavoratori, ma inutilmente. L’azienda, con nostro grande dispiacere, ha proposto il ‘verbale negativo’ ignorando la proposta dell’assessore, annunciata dalla dirigente generale dell’ufficio del Lavoro, di un tavolo specifico. Ho apprezzato moltissimo l’impegno del ministero del Lavoro e dell’assessore regionale che si sono fatti parte diligente per convocare un nuovo incontro, a seguito delle interlocuzioni che ho avuto con il ministro. Ci auguriamo – aggiunge – che nei prossimi giorni il confronto sia utile per scongiurare i licenziamenti e trovare soluzioni alternative senza intaccare il contratto collettivo di lavoro». 

Anche la Uiltucs esprime «rammarico per l’esito» dell’incontro: «Abbiamo chiesto il ritiro dei licenziamenti e la disponibilità alla mobilità volontaria e ai prepensionamenti incentivati – spiegano dal sindacato -, ma l’azienda non ha espresso disponibilità in tal senso, dunque l’esito negativo è stato inevitabile. Siamo molto preoccupati, ci auguriamo che l’azienda prima di partire con i licenziamenti aspetti la realizzazione del tavolo istituzionale». Per la Uitucs, tuttavia, rimane la speranza che un serio impegno politico possa aiutare a ripristinare, in questo settore, condizioni di regolarità contrattuale e normativa e contribuisca a intervenire sui bandi affinché non si aggiudichino le gare al massimo ribasso a tariffe molto più basse rispetto al costo del lavoro previsto dalle tabelle ministeriali. «La Regione dovrebbe intervenire e implementare il personale degli uffici ispettivi – concludono – per fare partire i controlli in tutte quelle imprese che si aggiudicano gli appalti tariffe troppo basse».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Il colosso di vigilanza privata non cambia idea e prosegue per la strada di oltre 500 licenziamenti già annunciati a febbraio, nonostante l'invito alla realizzazione di un tavolo da parte dell'assessorato al Lavoro. Delusi i sindacati che speravano in un segnale di apertura. Per le associazioni dei lavoratori «l'esito negativo è stato inevitabile»

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]