In arrivo la Startup week e lo Startup week end  «Per mettere a confronto idee di impresa affini»

Cinque giorni da dedicare all’approfondimento delle proprie conoscenze in materia di urban design, digital marketing, big data, foodtech, smart tourism, e un fine settimana per metterle in pratica e confrontarsi con il mondo delle imprese. Un doppio appuntamento vedrà Catania impegnata, da lunedì 12 a domenica 18 novembre, con la Startup week, la prima organizzata da Techstars nel sud Italia, e con la Startup week end, appuntamento ormai consolidato sul territorio catanese, dove quest’anno arriva la sesta edizione.

«Abbiamo curato le precedenti edizioni del format di Google for Entrepreneurs con un tale successo da essere convocati al Techstars Summit Europe che si è tenuto lo scorso maggio a Roma, dove abbiamo riportato i dati riguardanti il nostro territorio e il numero di follow up della edizione 2017. E quando ci siamo informati sul funzionamento del format week ci hanno proposto di occuparcene in prima persona», racconta il catanese Giuseppe Coppola, 26 anni, studente di Direzione aziendale, presidente dell’associazione no profit Youthub Catania, local manager per il Google business group e lead organiser dello Startup week end.

Una sfida che il gruppo ha accolto nel migliore dei modi, organizzando la prima edizione della Startup week in concomitanza con la sesta della Startup week end. Gli eventi si svolgeranno tra l’Innovation Hub&Lab di ENEL della zona industriale, il Tim WCap, l’Ordine degli Ingegneri e altre sedi in attesa di conferma. Ma quanti progetti nati durante questi fine settimana vanno realmente in porto? «L’evento non punta in realtà alla formazione di una start up – chiarisce Coppola – ma offre la possibilità di sperimentare e mettere in contatto gente che non si conosce ma che ha idee affini da cui potrebbe nascere qualcosa di più importante che un semplice progetto raccontato in tre minuti».

Acuni esempi positivi ci sono, certo. «Dei ragazzi che hanno partecipato all’edizione del 2016 stanno portando avanti una start up che lavora con i video, mentre alcuni membri provenienti da tre team diversi si sono uniti dando vita a un unico progetto, accomulando durante l’evento knowledges che hanno messo realmente in pratica». «Portare avanti un’idea di business è già di per sé difficile, farlo con persone che non conosci lo è ancora di più», dice l’organizzatore. Per questo ogni anno rappresenta una sfida e non sempre i gruppi arrivano ben saldi alla fine del week end, tant’è che l’ideatore spesso sceglie di portare a termine la propria idea autonomamente o si cerca di sfruttare le conoscenze e le competenze acquisite per progetti futuri.

«Rispetto all’anno scorso, quando la tematica di base era la smart city, quest’anno i temi trattati sono più generici, anche se in un certo senso andranno di pari passo con quelli trattate durante incontri, seminari e workshop programmati per la week. Big data analytics & ai, blockchain, circular economy, agile, service design, e-health, geo marketing, Iot, saranno alcuni dei temi affrontati nei vari appuntamenti per la celebrazione dell’ecosistema startup organizzati nelle cinque giornate». Le track devono comunque interessare il territorio e possono essere generiche – design, business, marketing, development – o più specifiche – digital marketing, iot. Basta che siano affrontate da professionisti e speakers locali e internazionali, che cercheranno di informare e diffondere queste tematiche tra il pubblico.

«L’ingresso agli eventi della week è gratuito, bisogna solo prenotarsi perché gli incontri sono a numero limitato, mentre per la week end è previsto come ogni anno un biglietto di ingresso». E se la week è modulare e pensata per un target professionale e per ordini di professionisti, associazioni di categoria, liberi professionisti che operano in ambito tecnico e digitale e hanno voglia di conoscere nuove tematiche, per il week end invece la porta è aperta a chiunque abbia voglia di mettersi in gioco.

«Nelle scorse edizioni abbiamo avuto partecipanti dai 12 ai 62 anni, il range d’età è molto ampio. L’importante è avere un minimo di background per apportare davvero qualcosa di buono al proprio team, competenze minime di marketing o finanziarie». Ma, forse, basterebbe anche un semplice fiuto per gli affari, come un giovane Zuckerberg che da un’idea banale ha costruito un impero, per citare un esempio noto a tutti. Perché, alla fine, è la voglia di mettersi in gioco e in discussione, insieme a quella di lavorare e collaborare con il proprio team, a farla da padrone durante il week end, che si conclude con la presentazione alla giuria di progetti che puntano ad arricchire e portare valore al territorio.

Giorgia Lodato

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