A maggio un incendio, divampato mentre si girava per la produzione televisiva sul lavoro della Protezione civile, aveva distrutto almeno cinque ettari di vegetazione. Rimasto ancora senza spiegazioni chiare sulle cause
Il no di Stromboli alle nuove riprese della fiction Rai «Dopo l’incendio, nessuna solidarietà né responsabilità»
«Dall’esame del fascicolo ho rilevato che ci sono stati dei comportamenti non proprio leali nei confronti dell’amministrazione ma, soprattutto, dei comportamenti non certo solidali nei confronti della popolazione che ha subìto tale disastro e ha visto il proprio patrimonio naturalistico andare fumo». Così il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, motiva il no di Stromboli alla prosecuzione delle riprese della fiction Rai dedicata alla protezione civile, dopo l’interruzione dovuta all’incendio che nel maggio scorso ha provocato ingenti danni alla vegetazione dell’isola dell’arcipelago eoliano. E che, secondo una ricostruzione passata al vaglio della procura, potrebbe essere partito da una simulazione per esigenze di scena.
«La società non ha mai assunto la propria responsabilità in rapporto all’incendio, nonostante le forti evidenze – ha spiegato il primo cittadino intervenendo nella rassegna stampa di Radio Fantastica e Sestarete TV (canale 81) – Non ha inoltre fornito nessuna garanzia e anzi, alla nostra richiesta di una polizza assicurativa, ha comunicato in maniera formale che non aveva nessuna responsabilità in merito». La decisione di non consentire il proseguimento delle riprese, già comunicata alla società produttrice, è stata ampiamente condivisa dalla popolazione che, dopo la paura e il danno, si attendeva un po’ più di solidarietà e anche qualche proposta risarcitoria.
«Abbiamo discusso in più riunioni – prosegue Gullo – ed è venuta fuori da parte dei cittadini una chiusura totale proprio per quello che la gente di Stromboli ha vissuto e per il comportamento della società che, dopo l’incendio, è partita senza lasciare nessuna traccia, nessuna testimonianza o gesto concreto». Sull’isola che, dopo l’incendio, ha registrato il 12 agosto scorso anche un’alluvione, con fango e detriti che hanno invaso parte del villaggio, hanno intanto avuto inizio gli interventi per la messa in sicurezza e il rimboschimento.
«Proprio ieri abbiamo fatto il punto con il responsabile nazionale della protezione civile Fabrizio Curcio – ha concluso il sindaco Gullo – Devo dire che i risultati raggiunti dopo il disastro dell’alluvione sono davvero soddisfacenti. Stromboli è tornata alla sua normalità, la viabilità è stata ripristinata, tutti gli immobili interessati sono stati liberati. Certo, rimangono ancora dei problemi, soprattutto nelle aree a monte del paese e rimangono opere da fare, da riprendere e ristrutturare. C’è però tutto un programma che stiamo portando avanti: la riforestazione dell’area distrutta dall’incendio ma soprattutto gli interventi nei torrentelli che scendono dalla montagna, che devono rendere più sicuro il centro abitato. Da questo punto di vista esprimo soddisfazione, considerati anche i tempi brevi trascorsi».