Anche quest’anno abbiamo accolto, come ormai da dodici anni, una manifestazione davvero immancabile, diventata quasi un appuntamento imperdibile per adulti, ragazzi, bambini e gente che, magari in vacanza, si trova a Ibla e assiste anch’essa,ossia l’attesissimo Ibla Buskers, che dall’11 al 15 ottobre 2006 ha percorso le strade di Ragusa Ibla.
Ma cos’è l’Ibla Buskers? Questa manifestazione, approdata ad Ibla dodici anni fa, è una “festa di artisti di strada”. I buskers sono artisti professionisti e altamenta preparati provenienti da tutto il mondo: sono, infatti, spagnoli, inglesi, tedeschi, olandesi e così via; e ogni anno, nonostante le grandi difficoltà economiche in progressivo aumento riscontrate qui a Ragusa, fanno il possibile per non mancare a questo appuntamento.
La ragione per la quale gli Ibla Buskers non possono e non riescono a mancare a questa attesissima festa è il loro amato pubblico siciliano, un pubblico a loro avviso davvero straordinario ed unico.
Proprio in quanto tali, gli artisti di strada viaggiano molto, riproponendo in tante città i loro spettacoli che si rivelano sempre diversi perché il pubblico è diverso.
Sentono il pubblico siciliano: è un pubblico che partecipa, che è interessato e allo stesso tempo sempre più esigente; e gli artisti, nonostante le difficoltà tecniche per la mancanza di strumenti adeguati e di qualità, fanno il possibile per soddisfare le esigenze degli spettatori. Il fascino, la simpatia, l’allegria sono comuni a tutti gli artisti ma ciò che più coinvolge il pubblico è il loro sapersi fare “dei nostri”, adattando al parlato siciliano i loro dialoghi e le loro battute.
Ma chi sono questi artisti di strada?
Forse c’è ancora qualcuno che pensa che gli artisti di strada vivono delle offerte nei cappelli alla fine dello spettacolo (come fanno i girovaghi): magari un tempo era così ma adesso non lo è più. Essi infatti sono semplicemente dei liberi professionisti che, invece di avere il capo che li sgrida la mattina se non sono puntuali al lavoro, gestiscono da sé il proprio lavoro, che è in realtà anche una scelta di vita, e si esercitano in luoghi in realtà poco adatti, perché in Italia non esistono ancora strutture che permettano a questi professionisti non solo di perfezionare le loro abilità ma anche di insegnare “l’arte di strada”. La loro è senz’altro una scelta di vita diversa da tante altre, sicuramente particolare ma anche difficile; ma è proprio questo coraggio che li rende speciali perché sono liberi come il vento e vanno dove esso li porta.
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