In estate lo vedremo scalare le montagne del Tour de France con la maglia della squadra belga Wanty-Gobert Cycling Team. Oggi il leggerissimo 25enne Guillaume Martin l’impresa sportiva l’ha disegnata sul meraviglioso palcoscenico dell’Etna. Atto finale della quattro giorni del Giro di Sicilia 2019, corsa tornata al ciclismo che conta dopo 42 anni d’assenza. Il vulcano, con il traguardo posizionato nello spiazzale del rifugio Sapienza, per l’occasione ha messo il vestito invernale: temperatura intorno agli otto gradi e una nebbia fitta, che ha accompagnato i corridori lungo i tornanti che dall’abitato di Nicolosi si aggrovigliano fino a quota 1910 metri. Martin piazza l’assolo decisivo a un chilometro e mezzo dalla fine. Mettendo dietro colui che aveva condotto le danze fino a quel momento: il colombiano Dayer Quintana, fratello del più noto Nairo.
Il portacolori del team Neri sottoli aveva tentato la fuga solitaria ai meno nove. Riuscendo ad accumulare un vantaggio massimo di 12 secondi sui diretti inseguitori, capitanati dal tenace ragazzone Brandon McNulty (Rally UHC Cycling). L’americano è infatti l’altro grande vincitore della quattro giorni siciliana. Almeno per due motivi: da un lato ha vinto la maglia di leader della classifica generale – indossata per la prima volta ieri nella tappa Caltanissetta-Ragusa -, dall’altro non ha mai perso contatto in salita nonostante sia uno specialista nelle gare a cronometro. I nostri portacolori si sono difesi. L’Italia porta sul podio il tricolore grazie al bergamasco Fausto Masnada (Androni giocattoli Sidermec). Tra i migliori durante la salita e poi secondo al traguardo finale (terzo nella classifica generale). Per lui anche la gioia di avere vinto la maglia verde pistacchio, a dire il vero un po’ sbiadito, assegnata al migliore scalatore della corsa a tappe.
Per chi mastica un po’ di ciclismo il nome del vincitore non è certamente una sorpresa. Gianni Savio, storico team manager a capo dell’Androni giocattoli, lo aveva sussurrato già all’ora di pranzo. «Oggi è lui il mio favorito. Bisogna tenerlo d’occhio», le sue parole mentre gustava una prelibata cassatella con ricotta fresca in uno dei ristoranti della zona. Martin le salite dell’Etna d’altronde le conosce bene. L’anno scorso si è allenato da queste parti e ha pure scritto un libro di filosofia lasciandosi ispirare dal paesaggio lunare dell’Etna. A cui ha dedicato anche alcune pagine della sua opera da scrittore. Il francesino non è solo un ciclista. Oltre a scrivere per il prestigioso quotidiano Le Monde, è laureato in filosofia con un master su Friedrich Nietzsche. «Sono contento per questa vittoria – dichiara dopo la premiazione – anche se avrei voluto vincere anche la classifica generale. Abbiamo provato a correre in modo aggressivo, anche Odd Christian Eiking ha attaccato all’inizio della salita ma Brendon era molto forte e ho deciso di concentrarmi sulla vittoria di tappa. Questa è una salita che fa parte della storia del ciclismo».
Chi si aspettava una vittoria siciliana sull’Etna dovrà pazientare fino all’edizione 2020. L’attesa, con Vincenzo Nibali assente, era tutta per Giovanni Visconti. Il palermitano oggi ha provato a tenere in salita, procedendo con un ritmo regolare intervallato da timidi allunghi. Sotto il traguardo transita però al sesto posto. Era andata meglio ieri, con il gradino più basso del podio. Chiusi i battenti con il Giro di Sicilia, il ciclismo non abbandonerà l’Isola. Tre squadre – Nippo Fantini, Gazprom e Androni giocattorli sidermec – resteranno ancora qualche settimana in quota per preparare il proseguo della stagione. Le antenne, adesso, sono tutte puntate sul Giro d’Italia. I tifosi siciliani per quest’anno si accontenteranno di guardalo in televisione. Aspettando le edizioni 2020 e 2021.
RISULTATO TAPPA
1 – Guillaume Martin (Wanty – Gobert Cycling) – 128 km in 3h37’34”, media 35,299 km/h
2 – Fausto Masnada (Androni Giocattoli – Sidermec) a 10″
3 – Dayer Quintana (Neri Sottoli Selle Italia KTM) a 13″
CLASSIFICA GENERALE
1 – Brandon McNulty (Rally UHC Cycling)
2 – Guillaume Martin (Wanty – Gobert Cycling Team) a 42″
3 – Fausto Masnada (Androni Giocattoli – Sidermec) a 56″
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