Dalle 8.25 la circolazione ferroviaria fra Tusa e Pollina-San Mauro Castelverde (sulla linea Messina-Palermo) è stata sospesa, in via precauzionale, per un movimento franoso in prossimità della sede ferroviaria. Questa mattina il treno è riuscito a frenare per tempo, prima di imbattersi nello smottamento, e i suoi passeggeri hanno raggiunto la stazione più vicina a piedi, camminando attraverso quello stesso tratto che le piogge della notte hanno spinto quasi a franare. La circostanza ha richiesto l’immediato intervento dell’azienda Trenitalia che ha provveduto a mettere a disposizione dei viaggiatori un servizio sostitutivo con autobus fra Fiumetorto e Sant’Agata di Militello. Quindi una squadra di tecnici di Rfi è sopraggiunta sui binari nei pressi della località di Milianni (fraz. di Tusa), ha eseguito dei lavori di messa in sicurezza dell’area e la linea è stata ripristinata nel primo pomeriggio. Nel Palermitano disagi soprattutto per i pendolari a Cefalù e Pollina.
Ciò che è accaduto nel frattempo però è un moltiplicarsi di disagi per i viaggiatori, in particolare i pendolari per i quali il treno rappresenta l’unico mezzo in grado di condurli al posto di lavoro. Secondo quanto raccontato dai malcapitati del giorno, il servizio sostitutivo non ha risolto l’enorme ritardo che si è accumulato lungo il tragitto, nelle interminabili attese, quando va bene, sotto le tettoie delle piccole stazioni. In molti hanno scelto di attivarsi in autonomia, organizzando delle auto o con l’aiuto di familiari, per raggiungere per tempo il posto di lavoro: tantissimi sono insegnanti che svolgono servizio nelle scuole di centri più grossi come Termini Imerese o Cefalù. Ad altri non restava che salire sull’autobus: uno studente di ritorno da Palermo ci racconta dell’insistenza che è stata usata con l’autista del bus perché si fermasse comunque nelle stazioni o nei pressi dei paesi, garantendo così le medesime fermate del treno. Diversamente avrebbe scelto un percorso diretto per il capolinea di Sant’Agata di Militello. «Disagi di questo genere sono all’ordine del giorno – ha detto Giacomo Fazio, presidente del Comitato Pendolari di Sicilia – oggi è una giornata lavorativa e siamo lasciati al totale abbandono».
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