Copertura del costo totale del personale, stato di crisi del settore per lapplicazione degli ammortizzatori sociali, contratto e non piu atto di adesione, riqualificazione del personale e gestione degli esuberi: questi secondo l'associazione datoriale, i risultati raggiunti. Esecutivo e burocrazia manterranno gli impegni?
Formazione/ Forma Sicilia soddisfatta dell’accordo con il Governo regionale
COPERTURA DEL COSTO TOTALE DEL PERSONALE, STATO DI CRISI DEL SETTORE PER LAPPLICAZIONE DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI, CONTRATTO E NON PIU ATTO DI ADESIONE, RIQUALIFICAZIONE DEL PERSONALE E GESTIONE DEGLI ESUBERI: QUESTI SECONDO L’ASSOCIAZIONE DATORIALE, I RISULTATI RAGGIUNTI. ESECUTIVO E BUROCRAZIA MANTERRANNO GLI IMPEGNI?
Laccordo raggiunto ieri sera sullavvio delle attività formative per lanno 2014/2015 è qualcosa di più della fissazione di regole per la gestione dei percorsi formativi e getta le basi per lavvio di quella riforma, solamente annunciata dal Governo e mai presentata all’Ars, della Formazione professionale.
Ad affermarlo sono i vertici di Forma Sicilia che, in una nota, rivendicano alcuni punti premianti inseriti nellaccordo siglato con il Governo regionale.
Cè mancato poco perché saltasse tutto – fanno sapere da Forma Sicilia – dopo una trattativa durata quasi tredici ore è stato raggiunto laccordo tra le parti sociali e lAmministrazione per lavvio della terza annualità del famigerato Avviso 20/2011.
Vengono finalmente formalizzati gli intendimenti e quindi gli impegni dellAmministrazione attiva nellambito delle norme vigenti – riferiscono dallassociazione degli enti datoriali più rappresentativa in Sicilia – e sono molti i punti caratterizzanti lintesa.
La legge regionale n.24 del 6 marzo 1976 è tuttora la norma quadro che disciplina la formazione professionale in Sicilia – si afferma nella citata nota – potrebbe sembrare una considerazione pleonastica, ma così non è stato negli ultimi tre anni.
Dopo lubriacatura dellavviso 20/2011 – chiariscono da Forma Sicilia – un bando sì da 286 milioni di euro, ma che non assicurava alcuna copertura per gli anni successivi, non può non riconoscersi dal punto di vista della pianificazione che a valere nel Piano Giovani si è riusciti a garantire due anni di attività che la gestione del precedente dirigente generale, durante il Governo di Raffaele Lombardo, Ludovico Albert, aveva semplicemente preannunciato senza fare i conti con le necessarie coperture.
Il piano della terza annualità che esce da questaccordo essenzialmente poggia su due criteri – sostiene lAssociazione datoriale degli enti formativi storici -. E stato raggiunto lobiettivo della copertura del costo del personale nellanno di competenza senza rinviare a futuribili piattaforme, algoritmi, assistenze tecniche ed a tutto quel corollario di confusione elevata a potenza che è stata la gestione della prima annualità dellAvviso 20/2011.
Sul versante della salvaguardia dei livelli occupazionali – fanno sapere dallassociazione Forma Sicilia – è stato assunto limpegno da parte del Governo a considerare prioritario lo stato di crisi del settore ai fini della concessione della Cassa integrazione guadagni in deroga (Cigd) per tutto il 2014.
La possibilità di riqualificare sul lavoro il personale ai fini di ricollocarlo nel settore, la gestione delle eccedenze demandata ai Servizi Centri per limpiego con la partecipazione delle parti sociali nella definizione di criteri e graduatorie, la previsione della clausola sociale generalista che prevede lobbligo che qualsiasi agenzia intenda svolgere attività di formazione professionale e servizi al lavoro di attingere al personale iscritto allAlbo, sono le altre conquiste targate Forma Sicilia”, si legge nella nota.
Argomenti fortemente voluti dallassessore Scilabra – viene puntualizzato nella nota di forma Sicilia – e condivisi dalle parti sociali.
Questultimo impegno sottoscritto con Governo e Amministrazione attiva – viene sottolineato nella nota – probabilmente è la più grossa conquista, paradossalmente perseguita per anni, finalmente ottenuta per la netta richiesta di Forma Sicilia alla quale si affiancherà la definizione delle procedure di prepensionamento secondo le prescrizioni della legge Fornero.
È apparso chiaro a tutti – sottolineano da Forma Sicilia – che questo accordo per il settore della Formazione professionale e gli effetti a cascata che riguarderanno anche le altre filiere – Servizi formativi e Obbligo formativo – rappresenta lavvio della riforma. Questo sarà un anno di transizione che comporterà essenzialmente la trasformazione degli enti in imprese sociali secondo la normativa vigente, adeguando la sostanza delle cose alla forma necessaria.
È espressamente previsto che gli atti di adesione vengano considerati nulli – annunciano dallassociazione datoriale – e si va quindi finalmente al contratto. Ciò significa – aggiungono – che gli obblighi saranno reciproci e non più unilaterali.
Con soddisfazione – viene richiamato nella nota – si va verso il regime di convenzionamento. Il che significa che verrà stipulato un vero e proprio contratto tra il legale rappresentante dellente ed il dirigente delegato della pubblica amministrazione regionale con tutte le conseguenze del caso. Altra battaglia storica vinta da Forma Sicilia e che ha avuto lunanime condivisione di tutti i sindacati.
Queste sono buone premesse – chiude la nota di Forma Sicilia – ora attendiamo fiduciosamente i fatti che dovrebbero sostanziarsi nellagire del Governo del presidente Rosario Crocetta, dellassessore alla Formazione professionale, Nelli Scialbra, e della dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale la ramo. Partendo proprio dal recepimento dellaccordo in una delibera di giunta, propedeutica allatto amministrativo.
Forma Sicilia auspica che tutto il dipartimento venga messo nelle condizioni di rispettare gli impegni assunti dal Governo al tavolo – dichiara Paolo Genco, presidente di Forma Sicilia – dotandolo di quelle risorse umane e tecniche necessarie. Questo è compito che spetta alla dottoressa Corsello sulla quale noi riserviamo la massima fiducia.
Nota a margine
Prendiamo atto del contenuto dellaccordo così come ci è stato raccontato da Forma Sicilia. Riteniamo però che il percorso per i lavoratori resti in salita. Tanti sono stati gli impegni in venti mesi assunti dal Governo del presidente Crocetta, dallassessore Scilabra e dalla dottoressa Corsello, suffragati da innumerevoli accordi e protocolli dintesa, sistematicamente disattesi e dimenticati in qualche cassetto.
Restano in piedi criticità che rendono precarie le condizioni socio-economiche dei lavoratori. Le spettanze pregresse, il ricollocamento per i licenziati ed i sospesi, la garanzie contrattuali messe a serio rischio da mesi di gestione del settore in difformità, spesso, da quanto previsto nel Contratto collettivo di lavoro della categoria.
È presto per parlare di vittoria così come è prematuro sottolinearne lennesimo fallimento. Aspettiamo per giudicare, nel convincimento che prima di parlare di riforma è necessario saldare il debito nei confronti dei lavoratori per gli stipendi arretrati di cui nessuno vuol parlare e soprattutto trovare soluzione.