Il segretario generale della fiom, maurizio landini, partecipera' giovedi' prossimo a termini imerese ad un'assemblea pubblica organizzata da fim, fiom e uilm davanti ai cancelli della fiat, dove da una decina di giorni e' in corso un presidio permanente di lavoratori per il rilancio dello stabilimento, chiuso da due anni. L'assemblea e' fissata per le 10 e vi parteciperanno anche delegati di tutti gli stabilimenti del gruppo fiat e rappresentanti delle istituzioni. La sera prima, il 29, e' in programma una manifestazione musicale e gastronomica.
Fiat, la protesta delle tutte blu: giovedì Landini a Termini Imerese
Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, partecipera’ giovedi’ prossimo a Termini Imerese ad un’assemblea pubblica organizzata da Fim, Fiom e Uilm davanti ai cancelli della Fiat, dove da una decina di giorni e’ in corso un presidio permanente di lavoratori per il rilancio dello stabilimento, chiuso da due anni. L’assemblea e’ fissata per le 10 e vi parteciperanno anche delegati di tutti gli stabilimenti del gruppo Fiat e rappresentanti delle istituzioni. La sera prima, il 29, e’ in programma una manifestazione musicale e gastronomica.
“Tutte le assicurazioni sulla reindustrializzazione dell’area – dice il segretario generale della Fiom Sicilia, Rosario Rappa – non hanno trovato riscontro e la chiusura dello stabilimento sta contribuendo alla desertificazione di quel territorio. A Termini, mentre l’Ad del gruppo dichiara che tutti i lavoratori torneranno al lavoro, le aziende dell’indotto, senza prospettive produttive, procedono ai licenziamenti. Si aggiunge che si stanno esaurendo i sei mesi di cassintegrazione in deroga per i lavoratori Fiat”.
“Fiat – aggiunge il sindacalista – non puo’ ritenere di avere esaurito le sue responsabilita’: e’ necessario che il governo chieda all’azienda di riconsiderare il suo abbandono dello stabilimento di Termini”. Il 31 e’ in programma un incontro sull’argomento al Mise, nel corso del quale circa 500 lavoratori di Termini Imerese terranno una manifestazione fuori dal Ministero, a Roma. (ITALPRESS).