Il giovane archeologo che ha denunciato gli abusi subiti da don Giuseppe Rugolo a Enna è stato attaccato e insultato sulla scalinata della chiesa Madre. Ad aggredirlo sarebbe stato un sedicente appartenente alla confraternita di Maria Santissima della visitazione. L’episodio è avvenuto mentre il ragazzo stava rilasciando una intervista davanti a una troupe giornalistica.
Stando a quanto è stato ricostruito, l’uomo si sarebbe avvicinato al giovane e avrebbe iniziato a inveire contro di lui. A bloccarlo e farlo allontanare sarebbero stati il giornalista Jerry Italia, che stava intervistando l’archeologo, e anche un passante. L’aggressione è avvenuta all’indomani della notizia della revoca della misura cautelare che impediva a Rugolo – già condannato per violenza sessuale aggravata ai danni di minori – di rientrare ad Enna. Da anni, il sacerdote è stato trasferito a Ferrara (in Emilia-Romagna), dove risiedono i suoi familiari.
«I nostri timori erano fondati: il rientro di Rugolo a Enna sta facendo crescere la tensione», dice l’avvocata Eleanna Parasiliti Molica che assiste la vittima e che si era opposta alla richiesta di revoca della misura cautelare avanzata dai difensori del prete. «Temiamo per la vittima – aggiunge la legale – ma anche per tutte le persone che si sono occupate di questo caso». Il 30enne, per questo episodio che è stato anche ripreso dalle telecamere, presenterà una segnalazione alla polizia. Il ragazzo era anche stato denunciato per diffamazione dal sacerdote insieme a quattro giornalisti e al presidente di Rete l’Abuso Francesco Zanardi. Tutte le querele sono state ritenute infondate da tutte le procure, ma i legali del sacerdote hanno presentato opposizione. Il 19 e il 21 marzo a comparire davanti al giudice per le indagini preliminari sarà la giornalista Pierelisa Rizzo.
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