Trecento lavoratori attendono la paga da un mese, mentre l'azienda aspetta il saldo per la realizzazione della nuova struttura dall'autorità portuale. «Si rischia il blocco delle opere chiave in città», afferma Claudio Longo, segretario della Fillea Cgil Catania
Darsena e metropolitana, lavori bloccati Longo (Cgil): «Il porto deve 25 milioni a Tecnis»
Non ricevono la paga da un mese e sono in sciopero da questa mattina i trecento lavoratori impiegati nei cantieri cittadini della Tecnis, azienda edile catanese con oltre mille e duecento addetti in tutta Italia. La ditta sta curando la realizzazione di alcune delle infrastrutture chiave per la città: l’ospedale San Marco a Librino, l’interporto alla zona industriale, la tratta della stazione Nesima della metropolitana e la nuova darsena al porto.
E proprio la nuova area commerciale nello scalo etneo, a lavori praticamente conclusi, sarebbe al centro delle difficoltà nel retribuire i lavoratori. «L’azienda attende 25 milioni di euro dall’autorità portuale, una cifra importante anche per un colosso come Tecnis, che ha anticipato l’intero importo dei lavori, di circa 70 milioni di euro», spiega Claudio Longo, segretario della Fillea Cgil, i cui iscritti hanno incrociato le braccia insieme a quelli di Filca Cisl e Feneal Uil.
Longo, con gli altri rappresentanti sindacali e una delegazione di lavoratori, ha partecipato questa mattina a un incontro con l’autorità portuale. «Ci ha ricevuto l’ingegnere Riccardo Lentini, che ci ha assicurato come l’iter per il pagamento delle somme da parte dei ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti è stato avviato. Chiediamo – ha continuato Longo – che questo venga snellito il più possibile. Perché la Tecnis ha in mano al momento le infrastrutture chiave della città», ha concluso i sindacalista.