«Vincere senza se e senza ma»: Lucarelli aveva ribadito in settimana il suo personalissimo mantra e i suoi ragazzi, stavolta, hanno portato a termine la missione, pur con qualche brivido finale. I rossazzurri vincono 2-1, con Curiale che si conferma bomber della squadra, mettendo a segno due reti pesantissime: in mezzo agli acuti del numero 11 rossazzurro c’è stata una partita poco entusiasmante, più piacevole nella ripresa quando Lucarelli ha invertito gli esterni d’attacco Manneh e Di Grazia. I brividi finali che portano alla rete di Laezza sono figli di una evitabile dormita difensiva, in una gara sempre sotto controllo da parte degli etnei: arrivano comunque tre punti di platino, decisivi per mettere pressione al Lecce, impegnato domani.
La cronaca: Lucarelli si affida nuovamente al 4-3-3, con Semenzato rispolverato nelle vesti di terzino destro e Rizzo al posto dello squalificato Lodi nel terzetto di centrocampo. In avanti, tridente composto da Curiale, Di Grazia e Manneh. La Reggina di Maurizi risponde con un coperto 3-5-2: l’ex Mezavilla fa il regista in mezzo al campo, il terminale offensivo è composto dalla temibile coppia Tulissi-Bianchimano che tanti grattacapi aveva creato ai rossazzurri all’andata. Si comincia con la commemorazione doverosa a Remo Bicchierai, uno degli eroi del Catania degli anni ’60: pubblico non numeroso sugli spalti, per una partita dal peso specifico fondamentale. Dopo 3′ il Catania passa: cross di Di Grazia da sinistra, Bogdan colpisce di testa e timbra il palo, sulla ribattuta è lesto Curiale a correggere in rete: grandissimo avvio dei rossazzurri, a cui fa da contraltare la protesta delle due curve, legata alla raffica di Daspo arrivati in settimana in seguito agli scontri di Trapani-Catania dello scorso 1 dicembre. Scoppiano un paio di petardi in curva sud, dalla curva nord si alza lo striscione con scritto «Il nostro silenzio, un grido di libertà».
La Reggina attende e non si scopre, il Catania non riesce a dare seguito al grande inizio a causa di una manovra troppo lenta e prevedibile. I calabresi sfiorano il gol al 18′: punizione di Tulissi da sinistra, irrompe di testa Laezza con la palla che passa a un metro dalla porta difesa da Pisseri. Il clima di gara surreale, col silenzio del pubblico, non aiuta di certo i rossazzurri a produrre bel gioco. I ritmi sono bassissimi, con Bianchimano e Biagianti ammoniti: poche emozioni, in un primo tempo da sbadigli. La Reggina si fa vedere solo su calcio piazzato, alla mezz’ora: Fortunato mette gran palla in mezzo, Ferrani prima, Pasqualoni poi non trovano la deviazione. Manovra lenta e prevedibile dei rossazzurri, la Reggina si chiude bene, al 38′ Tulissi prova conclusione da fuori, sballata.
La ripresa inizia con gli stessi uomini in campo: la Nord riprende a incitare, mentre dalla Sud scoppia il terzo petardo della giornata. Il Catania replica il veemente inizio del primo tempo e raddoppia dopo 5′: fuga di Manneh spostato a sinistra ispirato da Marchese, passaggio rasoterra per Curiale che da zero centimetri non può sbagliare l’appoggio in rete. Doppietta e rete numero 12 per il bomber rossazzurro, sempre più protagonista di questo campionato. Al 9′ Curiale conquista palla e dal fuori area carica un destro deviato in angolo; scatenato il numero 11 del Catania che al 13′, imbeccato da Rizzo, entra in area e scarica un destro fuori di pochissimo. Il Catania esonda e Di Grazia, da sinistra, entra in area provando a piazzarla sul palo opposto: sfera a lato di centimetri. Al 26′ Semenzato conclude debolmente dopo una bella azione personale: due minuti dopo gli applausi dello stadio sono tutti per Russotto che ritrova il campo dopo due mesi e mezzo, sostituendo Manneh.
Quando però sembrava che i giochi fossero fatti, una distrazione della retroguardia rimette in gioco la Reggina. E’ Laezza a raccogliere una sponda di Bianchimano, profittando di una disattenzione di Bogdan: Reggina a segno sulla sua prima conclusione della partita. Il match ora cambia volto, con gli uomini di Maurizi riversati in avanti, Pisseri al 37′ è miracoloso ancora sullo spiritato Sparacello, che tira a botta sicura da dentro l’area. Gli etnei tirano un sospiro di sollievo quando Condemi stoppa Barisic in ripartenza, beccandosi il secondo giallo: Lucarelli corre ai ripari, mettendo l’ex Porcino e Blondett al posto di Marchese e Curiale, schierandosi a tre in difesa. I cinque minuti di recupero scorrono lenti, il gioco è spezzettato e i rossazzurri riescono a portare a casa tre punti fondamentali, addolciti anche dalla notizia del pareggio del Trapani in casa col Bisceglie. I rossazzurri tornano secondi da soli: questo, al netto di tutto, è l’unica cosa che conta.
Catania-Reggina 2-1
Marcatori: 3′ Curiale, 51′ Curiale, 81′ Laezza
Catania (4-3-3): 12 Pisseri; 13 Semenzato, 4 Aya, 26 Bogdan, 15 Marchese; 6 Rizzo, 27 Biagianti (20’st 17 Bucolo), 32 Mazzarani; 23 Di Grazia (20’st 9 Barisic), 11 Curiale, 19 Manneh (28’st 7 Russotto). Allenatore: Lucarelli
Reggina (3-5-2): 22 Cucchietti; 2 Pasqualoni, 3 Ferrani, 5 Laezza; 30 Hadziosmanovic, 14 Marino (11’st 25 Condemi), 29 Mezavilla (11’st 31 Castiglia, poi dal 30’st 16 Giuffrida), 6 Fortunato (11’st 10 Provenzano), 11 Armeno; 9 Bianchimano, 7 Tulissi (9′ st 19 Sparacello): Allenatore: Maurizi
Ammoniti: Bianchimano, Biagianti. Espulso: Condemi
Note: Spettatori 8016
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