Catania 95100, la serie è sul web Amori e corna fronte porto

Catania non è esattamente Hollywood. E, a dirla tutta, non somiglia a Cinecittà nemmeno da lontano. Però gli aspiranti registi si sprecano. Alcuni mollano, altri emigrano, altri ancora restano e mettono in piedi un telefilm online partendo dal celeberrimo Beverly Hills 90210. Si chiama Catania 95100 ed Elisa Scuto, 21 anni, ideatrice, regista, sceneggiatrice e attrice della serie, ci tiene a precisarlo: «È un teen drama e con Beverly Hills ha a che fare solo per via del nome».

Affinché sia online manca ancora qualche tempo, ma le riprese sono cominciate mesi fa e, assicura Elisa, «c’è un sacco di buon materiale sul quale lavorare».
A interpretare i protagonisti sono Leonardo Calanna, Chiara Gulisano, Sebastiano Testa e il già noto Davide Limone, famoso in rete – con il nickname Davidekyo – per i suoi doppiaggi in dialetto catanese. Amori e tradimenti tra i locali del centro storico, sigle girate al porto e intrecci da soap opera recitati con impeccabile accento siculo.

Elisa di mestiere vuole fare la regista e a realizzare trasmissioni per adolescenti ci aveva già provato, un anno e mezzo fa: «Forse i tempi non erano ancora maturi e i catanesi non si affezionano a cose che non conoscono». Poi a Roma ha cominciato a spopolare Freaks, la prima web serie italiana. Quasi 60mila fan su Facebook, oltre 13mila follower su Twitter e un canale Youtube che supera abbondantemente un milione di visualizzazioni. La somma di questi fattori attesta la riuscita del prodotto finale. Un successo senza precedenti e numeri da televisione, per un fenomeno che nasce e cresce solo grazie al passaparola in Rete. «Freaks ha aperto la strada a un mondo fatto di piccole serie online – racconta Elisa – Così ho pensato di rispolverare il mio progetto, perché forse il momento giusto era arrivato». Ai numeri del progetto romano Catania 95100 ancora non arriva nemmeno vicino. Poco più di 300 fan, ma più di un migliaio di visualizzazioni per un canale di Youtube che contiene solo un video promozionale e uno di backstage.

«Faremo sei puntate di 18/20 minuti ciascuna – spiega la ragazza – Ma ancora niente è certo: è una produzione amatoriale, nessuno dei miei attori è un professionista, non lo sono io, né qualcuno viene retribuito». Anzi, i soldi tocca metterceli: «Ho venduto il motorino e speso tutto il rimborso dell’assicurazione di un incidente che avevo avuto qualche tempo prima». Tra videocamera, microfono ambientale e computer, per fare un telefilm catanese coi catanesi c’è voluto un vero e proprio investimento, «di circa 2700 euro».

Catania 95100 non è un caso isolato. Superpoteri, mostri e mondi paralleli al parco Gioeni per We are guardians, che è ormai alla quarta puntata e fa proseliti: «Mi dite se per le prossime riprese passate da corso Indipendenza o da viale Mario Rapisardi?», domanda uno spettatore su Youtube. Ma la più popolare di tutte sembra Hearts, tre episodi, ma quattromila fan su Facebook. «Il nostro scopo è quello di trasmettere le emozioni dei ragazzi catanesi – si legge nella descrizione della serie – e di mettere a nudo le problematiche che affliggono la città». In Rete, con strumenti nuovi, sfruttando la scia nazionale. Saranno anche attori improvvisati, registi con mezzi di fortuna e sceneggiatori che dovrebbero ripassare la grammatica, però ci provano. E risultano perfino simpatici.

Luisa Santangelo

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