È l’unico Comune della provincia ad aver adottato una delibera che riconosce ufficialmente lo stato di emergenza climatica e ambientale. All’appuntamento con il terzo sciopero mondiale per il clima, indetto dalla piattaforma Fridays for Future, Capaci si presenta con un atto concreto attraverso il quale la giunta retta dal sindaco Pietro Puccio vuole dare il proprio contributo. Sono molte infatti le istituzioni che si proclamano contro il cambiamento climatico, così come dimostra ad esempio l’invito alle scuole del ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti di giustificare le assenze degli studenti di oggi, ma che poi in sostanza fanno ben poco per limitare gli impatti ambientali.
«Intanto abbiamo aderito alla manifestazione di oggi – dice il primo cittadino di Capaci – Ci aspettiamo una grande partecipazione, grazie alla presenza di dieci classi dalla prima elementare alla terza media più il contributo dei liceali. La nostra città si è da tempo mobilitata per il clima. Associazioni e singoli, ad esempio, nei mesi scorsi hanno più volte pulito le spiagge. A stagione balneare finita succede sempre di trovare mozziconi di sigaretta, plastiche e rifiuti di ogni tipo, ecco perché l’intervento dei volontari è stato prezioso. C’è insomma una sensibilità importante in città, e devo dire che come amministrazione ne siamo stati il motore».
Con la delibera numero 134, approvata nella seduta del 28 agosto, vengono ricordate non solo le adesioni alle scorse due edizioni dello sciopero per il futuro, ma anche che «i dati sul riscaldamento globale sono allarmanti e, salvo azioni immediate, provocheranno un aumento di temperatura superiore ai tre gradi entro il 2100, con effetti devastanti sull’ecosistema terrestre e sulla specie umana». Ecco perché il Comune ha stabilito 15 punti per «attuare ogni sforzo possibile» in relazione alle proprie competenze, per contenere l’aumento della temperatura globale entro un grado e mezzo, impegnandosi inoltre «a condividere la visione, i risultati, l’esperienza e il know-how con le altre autorità locali e regionali».
Tra le priorità c’è l’attuazione del principio di giustizia climatica, «cioè i costi della transizione non devono gravare sulle fasce più deboli della popolazione ma devono essere sostenuti soprattutto da chi ha causato maggiormente i danni ambientali», l’abolizione della plastica usa e getta, lo sviluppo di piste ciclabili e l’incremento dei mezzi pubblici . Ma l’iniziativa nell’immediato su cui si punta maggiormente è quella che avverrà il 21 novembre quando, nel giorno dedicato alla festa dell’albero, verranno appunto piantati mille fusti in città. Un evento che nelle intenzioni della giunta dovrà diventare un appuntamento fisso attraverso l’istituzione del premio Capaci per un mondo migliore, da assegnare a chi si distingue per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente e della natura.
«L’obiettivo è ambizioso, lo sappiamo, e proprio per questo stiamo coinvolgendo tutti – dichiara ancora il primo cittadino – Se ogni Comune piantumasse mille alberi come faremo noi ce ne sarebbero otto milioni, si creerebbe una vera foresta. Non ci si può solo lamentare se brucia l’Amazzonia o rattristare se brucia la Siberia. Ognuno di noi deve agire. Noi abbiamo già raccolto decine e decine di disponibilità di alberi. Le aree individuate sono tutte aree di proprietà dell’amministrazione, quindi della collettività, magari un po’ abbandonate ma comunque all’interno del centro urbano. Faremo una cintura verde attorno e dentro il nostro paese. Abbiamo pure chiesto ai privati di piantare alberi nei loro terreni». Impegni concreti, dunque, e non solo vaghe richieste di modifica alle politiche nazionali e internazionali in materia energetica. Capaci in questo senso potrebbe fungere da esempio per l’intera Isola. Anche se l’impegno specifico della piantumazione di nuovi alberi non è certo semplice.
«Si tratta di un impegno gravoso, anche dal punto di vista economico, ma siamo convinti che sia la strada giusta – continua il sindaco – Pianteremo soprattutto essenze mediterranee: frassino, corbezzolo, ulivo, mandorlo, carrubbo. Ciascun privato ci dice che tipo di alberi sta provvedendo a piantare, in modo da poterli conteggiare con numeri e particelle. Ci sarà anche l’anagrafe dell’albero, e a ogni fusto sarà dato il nome di un bambino o bambina nati a Capaci dal 2013 a oggi. Lo comunicheremo poi anche ai genitori, in modo che sappiano dove andare a trovare l’albero col nome del proprio figlio».
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