Cantiere Bolognetta, scongiurati licenziamenti «Dubbi su tenuta, serve tavolo azienda-Anas»

«La proroga dei contratti è un segnale positivo, ma non siamo soddisfatti, servono garanzie sul futuro dell’opera. Ora abbiamo appreso dall’azienda che su 80 milioni di euro di interventi da realizzare, resterebbe una disponibilità di spesa di 20 milioni. Scriveremo all’assessore per un incontro congiunto con l’azienda e la stazione appaltante: chiediamo che si faccia chiarezza, altrimenti il rischio è che il cantiere a settembre si fermi con il licenziamento di circa 50-60 persone». Nonostante la proroga per tutto il mese di agosto di 17 contratti a tempo determinato per gli operai della Bolognetta spca impegnati nelle opere di ammodernamento del tratto stradale Bolognetta-Lercara, i sindacati degli edili esprimono cautela. 

Dopo mesi di battaglie e di scioperi dei 101 lavoratori, l’ultimo stamattina, con il presidio davanti alla sede dell’azienda, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil incassano un primo risultato ma restano da sciogliere i nodi che frenano la realizzazione dell’opera, per la quale si profila il pericolo incompiuta. L’opera ha già accumulato ritardi per quasi un anno, ma i timori riguardano soprattutto le cifre con una divergenza tra l’azienda e l’Anas. «L’azienda ci ha rappresentato i problemi del cantiere, spiegando che su 80 milioni di euro resterebbe una disponibilità di spesa di 20 milioni – ribadiscono per Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Ignazio Baudo, Paolo D’Anca e Francesco Piastra – Parte della somma è infatti incagliata in una perizia di variante: se entro settembre non si procede, si riproporrà il problema degli esuberi. I nodi vanno affrontati immediatamente, occorre un confronto presso l’assessorato alle Infrastrutture con Anas, la Regione e la stessa azienda. L’Anas ha fornito altre cifre, ha parlato di 100 milioni di euro di opere da cantierizzare. Vanno chiarite queste divergenze di cifre tra Anas e azienda».

In mancanza dell’approvazione della perizia, una parte dei lavori rimarrebbe incompleta e i tempi del cantiere si allungherebbero ancora. Così le associazioni chiedono a gran voce alla stazione appaltante di esprimersi sulla variante: «I lavoratori del settore edile non possono sopportare altri licenziamenti né il territorio tra Bolognetta e Lercara può reggere l’agonia dell’opera – proseguono – È un cantiere che non si può fermare, sia per il dato occupazionale che rappresenta che per l’intero comprensorio, che sta soffrendo enormi disagi alla circolazione. Non lo possiamo permettere, l’Anas deve sbrigarsi: la variante deve esser valutata, ma in tempi brevi perché l ‘opera deve continuare. Altrimenti si prosegue con il progetto originario». A fine mattinata assemblea dei lavoratori. Gli operai tornano al lavoro dopo lo sciopero ma resta in piedi lo stato di agitazione, con la possibilità di altre manifestazioni.  


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