Australian Open: la Pennetta ci prova con la Li. Meraviglioso show di un ritrovato Roger Federer

Tra poco più di un’ora un’italiana proverà a scalare la grande muraglia. Il sin troppo facile giochino è dovuto in parte alle scarse speranze che la nostra atleta potrà riporre in questo match contro la più forte tennista cinese di tutti i tempi, e via con le iperboli. Non lasciatevi dunque ingannare dai precedenti, se siete tra quelli che li guardano, perché il 2 a 2 tra le coetanee Flavia Pennetta e Na Li è figlio di circostanze molto particolari. Basti dire che il primo match è del 2000, quando le 2 avevano 17 anni. Questo lontano precedente è l’unico che si è giocato fuori dall’Australia, dove si giocherà quello di oggi. L’ultimo, datato 2010, è stato vinto con qualche difficoltà da Flavia, ma da allora troppa acqua è passata sotto i ponti e mentre l’italiana meditava persino il ritiro non più di sei mesi fa, la cinese vinceva il Roland Garros e perdeva due volte in finale questo torneo.

Flavia Pennetta, per la prima volta ai quarti di finale in Australia

L’ultima proprio l’anno scorso, contro una Azarenka che dopo l’uscita di Serena è tornata ad essere la naturale favorita per il titolo. Insomma, tutti a fare il tifo ma prepariamoci alla scoppola e ricordiamo che la brindisina ha fin qui giocato un ottimo torneo, vincendo le partite che doveva vincere e superando lo scoglio della Kerber, una che non è facilissimo battere. Chi vince avrà verosimilmente la Ivanovic, che dopo aver fatto il colpo del torneo potrebbe faticare un po’ contro la promettentissima Bouchard, ancora troppo giovane per non essere già più che soddisfatta del suo torneo.
Insomma il primo slam è finalmente entrato nel vivo, grazie soprattutto ai dioscuri degli ultimi 10 anni, Rafael Nadal e Roger Federer. Il primo continua a sputare sangue e anima nei campi senza mollare non diciamo una partita ma almeno un set, il secondo si ricorda di essere stato – sic transit gloria mundi – il più forte giocatore mai visto scendere su un campo da tennis e ha trasformato un normale ottavo di finale in una spettacolare giostra di soluzioni tennistiche, lasciando letteralmente a bocca aperta uno come Tsonga, non proprio l’ultimo arrivato. I due adesso avranno dei quarti di finale complicati, forse quello di Federer proibitivo, contro il mister Wimbledon odierno, Andy Murray, ma chissà che non si ritrovino in semifinale venerdì mattina. Dimitrov permettendo, visto che il bulgaro sembra abbia avuto maggior beneficio della fidanzata dalla relazione con la Sharapova eliminata ieri sera.
Finalmente un gran torneo. E domani mattina persino Wawrinka- Djokovic, quella che secondo molti è stata la partita più bella del 2013. Non sarà la stessa cosa.

Roberto Salerno

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