La compagnia telefonica ha confermato l'incarico al call center siciliano. Rimangono ancora da scoprire le condizioni, la durata contrattuale e i volumi. Ma sindacati e dipendenti mostrano prudenza e dichiarano un «cauto ottimismo»
Almaviva, Wind non stacca la spina Arriva il rinnovo della commessa
La Wind non ha interrotto le comunicazioni con i lavoratori Almaviva: il colosso ha rinnovato la commessa per il call center siciliano. Sconosciute ancora le condizioni, la durata contrattuale e i volumi dell’incarico che verranno proposti alle migliaia di operatori. A stretto giro sindacati e dirigenti si incontreranno ed è chiaro che sarà quello il momento della verità.
Intanto la notizia è stata accolta con estremo entusiasmo dal sindaco Leoluca Orlando e dall’assessore alle Attività Produttive Giovanna Marano, che in questi mesi si sono schierati al fianco dei dipendenti: «Circa 1500 lavoratrici e lavoratori potranno così guardare con maggiore fiducia alla loro prospettiva. Si tratta di un ulteriore segnale della credibilità che il patrimonio professionale e le istituzioni locali hanno conquistato nella città di Palermo. È una bella serata (ieri, ndr) intanto per le lavoratrici e per i lavoratori di Almaviva, per noi e per l’intera comunità locale».
Molto più prudenti e ancora spaventati sindacati e operatori dei call center che non si lasciano strappare nemmeno un sorriso. «La notizia è confermata, ho ricevuto riscontro dall’amministratore delegato – afferma Massimo Fiduccia, rsu Cgil – Siamo cautamente ottimisti. Avremo un quadro più chiaro dopo l’incontro con i dirigenti. Quando capiremo cioè le condizioni della commessa e se ci saranno ripercussioni sulle condizioni già precarie dei lavoratori».
Le condizioni sono ormai un tarlo per i dipendenti, che nel corso degli anni hanno cercato in tutti i modi di salvaguardare i loro posti di lavoro anche a costo di durissimi sacrifici e riduzione dei salari: «Sono sollevata – afferma Lucia Mancuso Marcello, dipendente Almaviva da 13 anni – ma non posso fare a meno di chiedermi quali saranno le condizioni che ci proporranno. Noi siamo al limite della sopportazione. Da anni ormai ci chiedono standard di qualità elevatissimi e, contemporaneamente, ci tagliano continuamente lo stipendio. Che dire? Continuiamo a sperare e incrociamo le dita». Sulla stessa linea, un’altra dipendente, Loredana Ilardi: «Sono momenti concitati, prima di esprimere qualsiasi emozione aspetto l’incontro con i dirigenti, non me la sento ancora di cantare vittoria».
Nonostante la prudenza, la buona notizia è arrivata dopo mesi di lotte, scioperi, manifestazioni. Dopo sit-in e incontri trasversali con esponenti della società civile, l’intervento di papa Francesco e ancora ministri, sottosegretari e esponenti politici di ogni schieramento, l’ultimo dei quali si è svolto proprio ieri, con Erasmo Palazzotto, deputato Sel che, commentando la notizia, dichiara: «È senza dubbio una bella notizia, se Wind non avesse rinnovato la commessa sarebbe stato un disastro. Spero solo – continua il deputato nazionale – che questo rinnovo non comporti l’ennesimo sacrificio per i lavoratori. Hanno già pagato un prezzo fin troppo alto. La guardia deve restare alta, è assolutamente necessario regolarizzare questo settore che finora ha navigato a vista».