Foto di Aeroporto di Catania

Aeroporto Catania: Fratelli d’Italia punta il dito contro Sac. Prosegue lo scontro interno al centrodestra

Dalla richiesta di commissariamento da parte dell’ex ministro del Sud Peppe Provenzano a un recente fronte comune di critiche targate Fratelli d’Italia. Nel mirino resta la Sac, la società che si occupa della gestione dell’aeroporto di Catania. Ma nello scontro politico non può passare in secondo piano il fatto che il centrodestra appaia sempre più diviso. Sullo sfondo resta lo scalo internazionale Fontanarossa, interessato da un incendio che dal 17 luglio ha imposto la chiusura del terminal A. «È evidente che ci sia stata una mancata programmazione e che siano state carenti le verifiche sui programmi infrastrutturali, annunciati e mai realizzati», aveva detto il ministro delle Imprese ed esponente di Fdl Adolfo Urso. Parole subito riprese dal presidente della Regione Renato Schifani che aveva commentato l’uscita di Urso come «sterile e strumentale».

Quattro giorni fa proprio Schifani, insieme ad Antonio Tajani, ministro degli Esteri e collega di partito in Forza Italia, avevano invece elogiato il buon lavoro da parte di Sac attraverso una telefonata all’amministratore delegato Nico Torrisi: «È stata l’occasione – avevano commentato Schifani e Tajani – per dare un segnale di vicinanza da parte delle istituzioni e per apprezzare il lavoro svolto sin qui per la gestione dell’emergenza, seguita al rogo che ha distrutto parte dello scalo, e nel rispetto del cronoprogramma che porterà alla riapertura del terminal danneggiato già nei prossimi giorni».

Al botta e risposta interno al centrodestra adesso si aggiunge una nota di Fratelli d’Italia. A firmarla in maniera congiunta, oltre al sindaco di Catania Enrico Trantino, sono tutti gli esponenti meloniani di Camera e Senato, oltre a quelli che fanno parte del parlamento siciliano. «Riteniamo – si legge in un passaggio – che la conduzione dell’aeroporto di Catania da parte di Sac si sia rivelata evidentemente carente, specie nella programmazione degli interventi strutturali necessari, mai realizzati, per supportare negli anni il sempre maggiore flusso di partenze e arrivi. Anche sulla gestione dell’emergenza riteniamo che molte cose non abbiano funzionato nel mitigare i disservizi che gli utenti hanno dovuto e continuano a subire. La nostra attenzione rimane alta sulla situazione e chiediamo che il cronoprogramma sul progressivo ritorno alla normalità sia speditamente rispettato senza ulteriori e ingiustificabili lungaggini».


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