Si sta cercando di fare chiarezza sul ripristino del traffico aereo all’aeroporto di Catania Vincenzo Bellini, a seguito dell’incendio della scorsa domenica notte. Ancora tanti gli interrogativi a cui l’amministratore delegato Sac, Nico Torrisi, cerca di dare una risposta affermando che la ripartenza potrà essere annunciata «solo dopo che oggi i vigili del fuoco ci avranno detto qual è lo stato di quella piccola porzione del terminal A danneggiata». Rogo che – a detta di Torrisi – «non ha intaccato le strutture né delle partenze né degli arrivi», motivo per cui «si spera di potere riaprire tutto a breve». Una visione ottimistica, confermata a MeridioNews anche da addetti ai lavori, che accrediterebbe l’ipotesi della riapertura nella giornata di domani, come previsto fin dal principio. Ma solo se più squadre di vigili del fuoco interverranno per ripristinare i luoghi. Stando alle dichiarazioni forniteci, i danni si limiterebbero all’area dei box autonoleggi dove il rogo avrebbe avuto origine, forse causato da un cortocircuito. A impensierire circa una possibile e veloce riapertura sono stati sin da subito gli eventuali danni al sistema elettrico, diviso però in sezioni autonome che permetterebbero di isolare eventuali guasti e non compromettere le attività.
A chiedersi che ne sarà dei movimenti aerei da Catania, al momento, non sono solo i viaggiatori, ma anche i lavoratori. Considerata la scarsa operatività dello scalo etneo – limitata a soli due voli all’ora dal piccolo terminal C – secondo quanto riferito a MeridioNews, molti addetti di scalo avrebbero ricevuto la disposizione di spostarsi, a partire da oggi, all’aeroporto di Comiso, nel Ragusano, dove dovrebbero rimanere fino a domenica. Qui ci si occuperà di diverse compagnie, tra cui Ita Airways che già ieri aveva annunciato la sua riprogrammazione dei voli sullo scalo ragusano.
Una situazione di disagio che si somma a quella dei numerosi passeggeri, confusi in assenza di notizie certe da parte delle compagnie aeree. Sui voli, ma anche sugli spostamenti. Ieri mattina l’amministratore delegato Sac annunciava l’arrivo di «pullman in accordo con Enac» per facilitare la riprotezione verso gli altri aeroporti. Una mano tesa che ha spinto diversi viaggiatori con voli previsti per questa mattina a presentarsi all’aerostazione fin dalla notte, non trovando però alcun mezzo. Nel frattempo, a chi attendeva un volo Ryanair arrivava sul cellulare l’invito a spostarsi autonomamente, a spese proprie, conservando le ricevute per un successivo rimborso. Disagio rientrato oggi quando, da Fontanarossa, sono iniziati a partire i pullman promessi verso Palermo e Trapani: cinque nella mattinata, ma senza orari specifici, a riempimento.
E non è andata meglio a chi invece aspettava di rientrare sull’Isola. Come la testimonianza, arrivata alla nostra redazione, di due giovani siciliani in sedia a rotelle rimasti bloccati in Albania. Una vacanza trasformata in odissea per Domenico e Giuseppe che sarebbero dovuti rientrare nel capoluogo etneo lunedì mattina – con un volo Wizz Air – ma che affermano di essere stati «abbandonati a se stessi».
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