Dopo Instanbul e Mosca, è Modica, splendida cittadina del barocco nel ragusano, la prima tappa italiana della mostra di Franco Battiato. L’eclettico cantautore di Milo (alle pendici dell’Etna), compositore raffinato e regista di film introspettivi, esprime anche nelle sue opere pittoriche, una profonda ricerca sui temi della meditazione, della ricerca spirituale e della conoscenza del Sé.
Molte tele rappresentano i dervisci, o comunque prendono spunto dalla filosofia sufi del grande Rumi che li inventò a Konya.
Emblematico il titolo della collezione, Quisque Faber Fortunae Suae, un richiamo alla necessità della ricerca della consapevolezza del Sé quale via per la costruzione del proprio destino.
«Voglio raccontare il tempo, la memoria, la storia, la bellezza, la ricerca di una figurazione che esplori l’invisibile e lo lasci affiorare sulla superficie della tela.- ha dichiarato Battiato- Mi piace rileggere l’arte bizantina e medievale, senza volontà di ri-attualizzarla e senza alcuna ortodossia formale, ma traendo liberamente riferimenti e motivi, come la ieraticità delle figure (in realtà solo apparente) e l’uso del fondale condotto con l’oro».
Le opere saranno esposte alla Galleria Lo Magno fino al 6 dicembre. Per tutta per tutta la durata della mostra verrà inoltre proiettato il film Temporary Road, (una) Vita di Franco Battiato.
L’ingresso è gratuito.
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