Il sostituto procuratore di Enna, Francesco Rio, ha disposto il blocco dei lavori di messa in sicurezza e di consolidamento della parete argillosa di nord-ovest del Castello di Lombardia a Enna.
Militari della Guardia di Finanza hanno perciò apposto stamattina i sigilli al cantiere dell’impresa che, su disposizione del Genio Civile, da alcuni procedeva ai lavori. Il cantiere era stato aperto dopo chealcune pietre si erano staccate dal livello medio-alto del fianco roccioso.
Preoccupazione era stata manifestata de associazioni ambientalistiche e culturali per il progetto che prevede un’incisione di circa 30 metri sulla base rocciosa per appoggiarvi poi un muro di contenimento in cemento armato e reti metalliche, per difendere la sede stradale dalla caduta di massi. Dopo un primo fermo dei lavori e l’intervento della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali, che ha richiesto ed ottenuto alcune varianti al progetto originario, i lavori sono però ripresi.
Ora l’associazione Sicilia Antica ha ipotizzato, in un esposto alla Procura, che la procedura pubblica potrebbe essere viziata da irregolarità e che venga causato un danno irreparabile all’area, soggetta a vincolo archeologico ed ambientale. Di qui l’apertura di un’inchiesta, al momento a carico di ignoti, e il fermo dei lavori.
Una scossa di terremoto di magnitudo 2.4 è stata registrata alle 11:43 nel mare al…
Ennesimo furto con spaccata a Palermo. La notte scorsa un locale di piazza Meli, la…
Una ragazza è precipitata in un dirupo, da un’altezza di circa 20 metri, a Noto…
È stato approvato il progetto di bonifica del poligono militare di Punta Izzo, un tratto…
La telefonata per comunicare l'incidente causato dal nipote, poi la richiesta di denaro. Nei giorni…
Prima le molestie alla donna, poi l'aggressione al compagno di lei. A Catania, in via…