Il sito di contrada Pozzo Bollente è stato oggetto delle indagini della polizia provinciale, coordinata dal sostituto procuratore Gaetano Scollo. La notifica della chiusura delle indagini è stata inviata ad amministratori e dirigenti
Vittoria, indagini sulla gestione della discarica Mancati trattamenti post mortem, 14 indagati
Sarebbero 14 gli indagati tra ex amministratori e dirigenti del Comune di Vittoria e dell’Ato Ambiente di Ragusa, per la mancata gestione del ‘post mortem’ della discarica comprensoriale di contrada Pozzo Bollente di Vittoria dove inizialmente conferivano i rifiuti oltre al comune di Vittoria, quelli di Acate, Comiso e Santa Croce Camerina. L’indagine condotta dalla Polizia Provinciale e coordinata dal sostituto Gaetano Scollo ha portato all’emissione di diversi avvisi di garanzia: diversi i reati contestati dal danno ambientale alla distrazione dei fondi.
Quattro anni fa c’era stata una denuncia pubblica del consigliere comunale ed ex sindaco di Vittoria Francesco Aiello il quale lanciava “l’allarme sulla gravità della situazione della discarica di Vittoria”. “I commissari straordinari dell’Ato ambiente – riporta Aiello in una lettera del marzo 2014 – per garantire la continuità dei servizi per gli impianti la cui titolarità appartiene all’Ato hanno scritto al Sindaco di Vittoria, al presidente della Srr Ato 7 di Ragusa, al collegio dei liquidatori Ato Ambiente spa in liquidazione, e all’Ufficio gare del Comune di Vittoria, al fine di mettere in sicurezza la discarica di Pozzo Bollente di Vittoria, che presenta gravissime anomalie funzionali e gestionali tali da costituire un pericolo immediato per l’ambiente e la sicurezza dei cittadini. I commissari invitano perentoriamente il Comune di Vittoria a trovare la copertura necessaria per fare fronte a interessi afferenti la fase post operativa degli impianti e in ogni caso ripartiti a carico dei Comuni soci”.
Ora la conclusione delle indagini della procura e l’avviso a 14 tra amministratori e dirigenti per individuare le presunte responsabilità.
(Fonte: Ansa)