Lipari, donna incinta perde il bambino È polemica su chiusura punto nascita

Un bimbo mai nato e una mamma che lotta tra la vita e la morte all’ospedale di Milazzo. A Lipari i residenti parlano di una tragedia annunciata. Quanto accaduto ieri sull’isola eoliana, dove una donna cingalese di 40 anni si è presentata al pronto soccorso con forti dolori addominali, poteva essere evitato. I medici hanno diagnosticato il distacco della placenta. Per il bimbo che portava in grembo non c’è stato nulla da fare. La donna invece è stata trasportata in elisoccorso al Fogliani, dove adesso si trova ricoverata in gravi condizioni. 

In attesa di capire cosa sia realmente accaduto e se il bambino sia morto ancora prima di arrivare al pronto soccorso, questa tragedia ha riacceso i riflettori sulla polemica mai sopita riguardante la soppressione del punto nascita di Lipari. «Non sappiamo se quando la signora è arrivata in ospedale c’era ancora battito fetale – spiega Laura Zaia, del comitato a difesa della struttura – perché se il cuore del bimbo batteva ancora si sarebbe potuto effettuare un cesareo d’urgenza. In questo modo si sarebbe salvata la vita del bimbo ed evitato che la madre finisse in terapia intensiva». 

Intanto, proprio ieri, la commissione Servizi sociali e sanitari all’Ars, presieduta Giuseppe Digiacomo, ha annunciato una visita a Lipari per il prossimo 8 marzo. «I politici non hanno capito che noi eoliani siamo una realtà a parte e che non basta una corsa in macchina per raggiungere un altro ospedale – prosegue Zaia -. Non siamo sulla terraferma e l’elisoccorso non è un’alternativa valida. Giorni fa una ragazza ha avuto un’emorragia cerebrale ed è stato richiesto l’intervento dell’elicottero – continua l’attivista – che però a causa del forte vento ha avuto difficoltà ad atterrare. E solo grazie alla bravura del pilota si è riusciti a effettuare il soccorso». Per le donne eoliane incinte ci sono così due alternative. «O partorire in casa, come ho fatto per la mia seconda figlia – sottolinea Zaia -, oppure trasferirsi per due settimane o più». 

Questi sono i motivi che hanno portato i cittadini a protestare contro la chiusura del punto nascita. «L’ospedale deve essere funzionante al cento per cento – conclude l’attivista -. Perché non lasciare un presidio ospedaliero in grado di affrontare queste emergenze anziché spendere soldi per l’elisoccorso?».

La chiusura del punto nascita di Lipari rientra tra le misure volute dal governo Renzi negli scorsi mesi. Secondo la ministra alla Sanità Beatrice Lorenzin, infatti, partorire in centri dove nascono meno di 500 bambini all’anno non è sicuro. A gennaio, a fare la fine di quello eoliano, sono stati anche i punti nascita di Santo Stefano di QuisquinaMussomeli e Petralia Sottana. Nelle scorse settimane, la chiusura del punto sulle Madonie ha suscitato le proteste dei sindaci dei Comuni del comprensorio.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]