Wimbledon, azzurre eliminate

di Roberto Salerno

Il Super Monday si è interrotto sul più bello. Aveva già dispensato una grandissima sorpresa e prodotto ancora molti brividi, quando è arrivata la pioggia, immancabile nel torneo di Wimbledon. Ma andiamo con ordine e cominciamo con le note poco liete.

Forse turbate dall’infausto epilogo della serata di domenica contro la Spagna, le nostre tre ragazze, ieri, sono uscite tutte quante anche se in modo abbastanza diverso. Con molto onore la Schiavone, capace di approfittare, dei turbamenti della Kvitova, ma non di evitare di esserne alla fine travolta; facendo il suo dovere la ragazzina Giorgi contro – addirittura – la numero tre del mondo, la polacca Radwanska; deludendo la Vinci, non tanto per la sconfitta – che come abbiamo spiegato ieri ci poteva stare – ma per il modo con cui è arrivata, un duplice 6/2 subito senza lottare.

Finita così l’avventura delle italiane, è cominciato il bello. Sul campo numero 1 la vincitrice del Roland Garros, Maria Sharapova, ha trovato una Lisicki in statodi grazia che l’ha praticamente presa a pallate. Molto fallosa, la siberiana è sembrata a tratti intimidita dalla violenza dei colpi della tedesca, che non ha tremato mai, neanche quando ha buttato al vento tre match point.

Nel frattempo, sul campo numero 3, un’altra tedesca, Angelique Kerber, non mostrava alcun rispetto per quella che è ormai una grande ex del tennis e che forse ci – e si – dovrebbe risparmiare queste ultime cattive recite, Kim Cljisters. Eliminata la favorita del torneo la strada sembrerebbe aprirsi per la Kvitova che però oggi troverà Serenona Williams che, per quanto cammini sempre sul ciglio del baratro, anche ieri è riuscita a venir fuori da una partita che si era terribilmente complicata con miss 24-0, Shvedova. Se supera l’americana, la finale sarà un affare tra lei e la Azarenka, che distruggendo la Ivanovic è tornata al primo posto nella classifica mondiale, e che non avrà problemi a sbarazzarsi della giustiziera della Vinci, l’austriaca Paszek.

Nella parte alta spazio agli outsiders. Tra la Radwanska, la Lisicki, la Kerber e la Kirilenko – la più debole del mazzetto – chiunque arrivi in finale non dovrebbe avere troppe possibilità.

La pioggia ha lasciato giusto il tempo di osservare i malanni del non più giovane Federer. Stranamente lento negli spostamenti laterali, lo svizzero era costretto a ricorrere addirittura al Medicat Time Out sul 5-4 del primo set. Abbandonato il campo per addirittura 8 minuti – grazie ad un arbitro che ha ritenuto che il regolamento si potesse stiracchiare – Federer ha ceduto la battuta sul 5 pari, si è salvato nel gioco successivo e grazie all’inesistente lucidità di Malisse è volato due set a zero.

Qui pare che la schiena abbia cominciato a far male davvero, lo svizzero ha ceduto il terzo set, è andato subito sotto anche nel quarto, e poi ha trovato nel suo immenso bagaglio la lucidità per giocare solo di tocco. Così con un campionario di altri tempi di attacchi in controtempo, volée bloccate, smorzate e colpi quasi esclusivamente di contro balzo, quello che viene da molti considerato il più forte di sempre ha vinto cinque giochi di fila per chiudere poi con un ace il suo incontro.

Chissà se lo ritroveremo domani contro Youzhny, che oggi ha impiegato più di quattro ore per venire a capo di Istomin. Dopo Federer il diluvio, che ha bloccato le partite dei francesi Gasquet e Tsonga entrambi sotto di un set e non ha permesso a Ferrer e Del Potro di giocare un solo quindici. Solo il tetto ha potuto permettere invece a Djokovic di vincere facilmente il suo derby contro Troicky.

Domani giocherà contro un avversario che ha avuto un giorno di riposo in meno, ma questo è tennis e qui siamo a Wimbledon, non ci si lamenta per queste sciocchezze.

 

Wimbledon, ottavi di finale, s.m. Federer b. Malisse 7/6 (1) 6/1 4/6 6/3;

Djokovic b. Troicky 6/3 6/1 6/3; Youzhny b. Istomin 6/3 5/7 6/4 6/7 (5) 7/5. s.

f. Kvitova b. Schiavone 4/6 7/5 6/1; Radwanska b. Giorgi 6/2 6/3; Paszek b.

Vinci 6/2 6/2; S. Williams b. Shvedova 6/1 2/6 7/5; Lisicki b. Sharapova 6/4

6/3; Kerber b. Cljisters 6/1 6/1; Azarenka b. Ivanovic 6/1 6/0; Kirilenko b.

Peng 6/1 6/7 (6) 6/3.

 

 

Roberto Salerno

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