La gestione del personale di polizia penitenziaria in servizio presso l’ex Ucciardone, di recente intitolato al maresciallo degli agenti di custodia Calogero Di Bona, nel mirino della Uil Pubblica Amministrazione polizia penitenziaria Sicilia che, in una lettera del segretario generale Gioacchino Veneziano, esprime forte disappunto.
Secondo la Uilpa polizia penitenziaria, la direzione non terrebbe nella giusta considerazione le condizioni di lavoro degli agenti. In particolare il sindacato fa riferimento ad alcuni segmenti nevralgici riguardanti l’organizzazione del lavoro, a partire «dal mancato avviso ai poliziotti penitenziari dell’avvenuto cambio turno ovvero del posto di servizio e del continuo impiego degli assistenti capo nella funzione di sorveglianza generale nei turni serali e notturni», si legge in un comunicato. Un capitolo a parte sarebbe rappresentato dal lavoro straordinario che, secondo il sindacato, «non viene corrisposto poiché si sfora il plafond previsto per i bimestri – continua la nota – generando accantonamenti che determinano rabbia e frustrazione da parte dei lavoratori».
«Nulla da dire sull’impegno della dottoressa Rita Barbera (dirigente della casa di reclusione ndr) – precisa Veneziano – che può vantare ben sette lustri di amministrazione vissuti in trincea e alla quale occorre riconoscere di avere impostato sempre correttamente il confronto con il sindacato: ecco perché siamo certi che la nostra esternazione sarà interpretata ancora una volta con il giusto approccio e potrà, semmai, rappresentare uno stimolo a rivisitare, anche sotto il profilo culturale, i temi del trattamento dei detenuti e della sicurezza».
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