Dopo la vittoria contro l’Akragas, davanti alla stampa, mister Cristiano Lucarelli aveva già fissato l’obiettivo prossimo venturo: «La sfida al Trapani, mentalmente, deve essere preparata come tutte le altre: da un punto di vista motivazionale invece si prepara da sola. Qualsiasi cosa succederà al Provinciale, però, non ci troveremo di fronte a un risultato positivo. Questo campionato si deciderà alla fine: ciò che serve è scendere in campo col giusto atteggiamento, senza concentrarsi sulla classifica. Non voglio essere in testa adesso: voglio essere primo ad aprile». Dichiarazioni come sempre schiette e ben chiare, quelle dell’allenatore rossazzurro: il peso della classifica e della grande opportunità di stasera per il Catania, però, sarà probabilmente ben presente nella testa e nel cuore dei giocatori etnei quando, alle 20:45, scenderanno in campo in questo anticipo della 17esima giornata di Serie C.
L’opportunità, infatti, è ghiotta: in caso di vittoria, capitan Marco Biagianti e compagni aggancerebbero il Lecce in vetta alla classifica a quota 37 punti, con i salentini che osserveranno in questo weekend il loro turno di riposo. Sarebbe, almeno sul piano psicologico, un passo significativo poiché fino alla scorsa settimana i giallorossi sembravano irraggiungibili, con le loro cinque lunghezze di vantaggio. Tra la vetta e il Catania, però, si frappone una delle migliori squadre del Girone C di Serie C: il Trapani di Alessandro Calori, rocambolescamente retrocesso dalla B lo scorso anno e che si propone quale una delle candidate più serie per ritornare al piano superiore. I granata la scorsa estate hanno cambiato tanto, costruendo però una squadra con tanti giocatori di categoria che stanno facendo molto bene: sono 9 le vittorie e 4 i pareggi della squadra granata, con le uniche due sconfitte con Lecce e Fondi maturate in trasferta. Trapani dunque imbattuto tra le mura amiche, con 6 vittorie e 2 pareggi e una difesa a prova di bomba con solo 5 reti subite: dall’altra parte il Catania è l’unica squadra di B, assieme al Siracusa, ad aver vinto in trasferta per 5 volte.
Miglior attacco (Trapani, con 28 reti messe a segno), contro miglior difesa (Catania, 9 gol subiti): basterebbe questo dato per far comprendere come a sfidarsi saranno due super-potenze calcistiche della terza serie italiana. Una partita alla quale potranno assistere quasi 700 tifosi catanesi, dopo che ieri è stata disposta la riapertura della prevendita (già esauriti i 404 tagliandi messi a disposizione per il settore ospiti), grazie ai 12 steward messi a disposizione dal Calcio Catania per il settore ospiti del Provinciale. Ci sono altri numeri che aiutano a comprendere la difficoltà della sfida, quelli dei precedenti: sono dieci, con quattro vittorie trapanesi, 3 segni X e 3 successi rossazzurri. L’ultimo trionfo etneo, però, è lo 0-2 della remota stagione 98/99, quella della promozione in C1 con Piero Cucchi in panchina: a siglarlo, una doppietta di Umberto Brutto. Nel novembre di tre anni fa, l’ultimo incrocio in Serie B: Abate e Basso portano i granata sul 2-0, quindi si scatena l’argentino Sebastian Leto che, nella sua unica giornata positiva in maglia rossazzurra, riesce a riportare la squadra di Sannino in linea di galleggiamento.
Stasera, chiaramente, sarà tutta un’altra storia, con alcuni intrecci in comune: sono infatti tre gli ex della partita, tutti attualmente al Catania. Il mediano Cristian Caccetta, che conta 92 presenze e 5 reti tra Serie B, C, e Coppa Italia (con una rete all’Inter, a San Siro): quindi Davis Curiale, a Trapani dal gennaio 2015 e poi nella scorsa stagione con soltanto sei reti messe a segno. Giuseppe Fornito, infine, questa estate è stato prelevato proprio dal club del presidente Morace, con cui però ha giocato soltanto una partita ufficiale, col Siracusa, alla prima giornata di campionato. Dei tre appena nominati, solo Caccetta e Curiale dovrebbero far parte dell’undici di partenza: nell’ormai classico 4-3-3 adottato da Lucarelli probabile una riconferma in blocco della squadra che bene ha fatto contro l’Akragas, col tridente offensivo completato da Russotto e Di Grazia e il centrocampo guidato da Lodi e Biagianti. Al Trapani mancherà capitan Pagliarulo, ma l’attacco atomico composto da Marras e Reginaldo (con Evacuo prima scelta in avanti), sarà lì per scombinare i piani rossazzurri di aggancio in vetta. Comunque vada, il calcio siciliano sarà finalmente di nuovo sotto i riflettori: che vinca lo sport, come sempre.
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