In carriera ha sempre calcato campi di serie D ed Eccellenza: dopo essere cresciuto nella Primavera del Messina, ha girato parecchio vestendo le maglie di Lecco, Paternò, Villafranca, Hinterreggio, Milazzo, Città di Messina, Due Torri, Città di Vittoria, Adrano, Tiger Brolo e Castelbuono. Tindaro Calabrese, insomma, può essere considerato come un vero e proprio giramondo e la scorsa estate ha scelto di sposare il progetto del Geraci, in Promozione. In carriera, nei soli campionati ed escludendo le varie coppe, l’attaccante ha realizzato oltre 150 gol. «Non c’è un gol in particolare a cui sono legato – spiega il calciatore a MeridioNews –, ne ho fatti molti. Sono stato per quattro volte capocannoniere in Eccellenza e ho fatto molti gol importanti, anche decisivi». Quella con il Geraci è la sua prima esperienza in Promozione, scelta fatta per un motivo preciso: «C’è un bel progetto, conosco il presidente e i dirigenti che sono persone serie. La proprietà vuole portare questa squadra in altre categorie in un paio d’anni e quindi ho accettato quest’avventura».
Per molti tra gli addetti ai lavori, l’attaccante classe ’85 è quasi sprecato in una categoria come la Promozione, ma lui non ha cambiato modo di affrontare le partite: «Questo lo lascio dire agli altri, io in campo, a prescindere dalle categorie in cui ho giocato, ho messo sempre il massimo impegno. Mi piace la competitività e mi piace vincere». D’altronde, il Geraci è proprio una squadra che è stata costruita per vincere, con molti giocatori esperti integrati in rosa nel corso dell’ultimo calciomercato: «Non ci nascondiamo, la squadra è stata costruita per vincere e noi ce la metteremo tutta per regalare questa gioia ai tifosi. Tra i grandi ci conosciamo tutti perché abbiamo giocato diversi anni assieme, poi ci sono dei giovani molto interessanti e i dirigenti sono stati bravi a trovarli in giro per la Sicilia. Tutti i miei compagni sono comunque di categoria superiore». Tripletta all’esordio in campionato, doppietta nella seconda giornata e un gol in Coppa, Calabrese è partito con il piede giusto e punta al titolo di capocannoniere: «Io ci provo ogni anno, come penso faccia ogni attaccante perché è una bella soddisfazione. L’obiettivo principale però è vincere, perché la società punta sia alla coppa sia al campionato».
Lo scorso anno al Castelbuono, quest’anno al Geraci, Calabrese sembra essersi affezionato alla zona delle Madonie, anche se il calciatore è della provincia di Messina: «Io sono di Gioiosa Marea, lì in zona non c’erano molte squadre se si esclude il Sant’Agata. Qui in questi anni ho conosciuto queste persone molto affidabili e mi è piaciuto il progetto che c’è a Geraci». Per lui si erano prospettate anche altre opportunità alle quali però non ha dato particolarmente peso: «Mi avevano cercato delle squadre che puntavano a vincere in Eccellenza, ma ormai avevo dato la mia parola a Geraci e penso di fermarmi qui». Il calciatore è rimasto affezionato a tante piazze anche se ce n’è una in cui sembrerebbe aver lasciato il cuore: «Io ho vinto due campionati a Milazzo (uno di Eccellenza e uno di serie D, ndr), una Coppa Italia con la Tiger Brolo e un campionato di Eccellenza, poi un campionato a Lecco, un campionato e una Coppa Italia nazionale con l’Hinterreggio. Forse quelli di Milazzo sono stati gli anni più belli perché è una città importante con una grande tifoseria, infatti mi dispiace che proprio lì sia scomparso il calcio».
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