Tifosi del Catania: ricorso al Tar che risponde riaprendo gli spalti

Qualche giorno fa, lo studio legale dell’avvocato Vincenzo Vitale ha presentato il ricorso al Tar di Catania per chiedere l’annullamento del provvedimento della giustizia sportiva con cui lo stadio di Catania è stato squalificato fino al 30 Giugno prossimo. L’avvocato aveva ricevuto da parte di molti gruppi di tifosi l’adesione a questa iniziativa. Ha preparato il ricorso nell’interesse dei tifosi del Catania e i possessori di abbonamenti, chiedendo il rimborso economico della quota non usufruita per la squalifica del campo, i danni morali ed esistenziali. Nella richiesta si è evidenziato anche il danno all’immagine subita dalla città. A Livorno, i giocatori sono stati accolti dai tifosi toscani al grido di “assassini, assassini”, una cosa inammissibile.

 

Il legale sostiene che i danni sono chiesti alla Federcalcio e non al Calcio Catania, perché la società è una vittima di quanto accaduto ed è estranea alla vicenda. L’iniziativa non è collegata al Calcio Catania, ma è fatta da cittadini e tifosi. Con tale ricorso, si chiederà la sospensione del provvedimento, l’annullamento dello stesso e di quella parte del regolamento della F.I.G.C. che prevede la responsabilità oggettiva, tipologia del tutto antigiuridica di attribuzione di responsabili.

 

Da oggi, i tifosi del Calcio Catania potranno avere accesso agli impianti sportivi su tutto il territorio nazionale, dove si svolgeranno le partite casalinghe della loro squadra a partire dal 7 Aprile prossimo. Lo ha disposto la quarta sezione del Tribunale amministrativo regionale di Catania, che annulla le “porte chiuse”, disposte per le gare interne della società etnea prevista dalla squalifica, fino al 30 Giugno prossimo, dai tre livelli dei giudici sportivi dopo gli incidenti del 2 Febbraio scorso al Massimino, nel derby con il Palermo, in cui morì l’ispettore di polizia Filippo Raciti.

 

I giudici del Tar hanno emesso un decreto cautelare d’urgenza che sospende con effetto immediato tutti gli atti impugnati, ricordando che il provvedimento ha “efficacia erga omnia” e non solo nei confronti degli 82 tifosi che hanno presentato ricorso. Il Tribunale sottolinea che tutti devono comunque scrupolosamente attenersi alle disposizioni, vecchie e nuove, introdotte per un’efficacia tutela dell’ordine pubblico. Il Tar ha fissato l’udienza per la Camera di consiglio per il 13 Aprile prossimo. In attesa di sviluppi l’amministrazione comunale sarà chiamata ad intensificare le opere di messa a norma dello stadio A. Massimino, anche se il Catania continuerà a giocare le proprie partite in campo neutro. Non possono escludersi altri sviluppi nella vicenda.

 

Mancano nove partite per le altre squadre, otto per il Catania. Non c’è nessuna squadra che non abbia motivo per giocarsela tutta tra Ascoli, Parma, Messina, Reggina. Il Catania? Non ha un calendario proibitivo. Una squadra che deve ritrovare serenità ed equilibrio per poter affrontare le otto sfide evitando ansie, agitazioni e paure ingiustificate. Non c’è casa e non c’è trasferta. Da due mesi si gioca per il Catania un altro campionato. Ha ancora da affrontare otto squadre, esse sono state all’andata grandi prove di maturità. Quelle che gli hanno fatto fare un salto straordinario in alto. Quelle che hanno dimostrato la vera forza del Catania. Bel gioco ed umiltà. Se si è fatto all’andata chi lo dice che non si potrà replicare al ritorno? Si dovrà dire di si. Ma bisogna crederci. Specialmente adesso che i tifosi ritorneranno a sostenere la squadra, anche se non saranno nel loro stadio

Valentina Melarosa

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