È stata una visita lampo, mezz’ora circa per ogni singolo Comune vittima del terremoto, quella del vicepresidente del consiglio nonché leader del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio. Come aveva anticipato nell’incontro di lunedì scorso a Palazzo Chigi, il ministro del Lavoro è volato in Sicilia per constatare personalmente i danni arrecati dal sisma dello scorso 6 ottobre e dall’alluvione (quella nel Calatino, nel Siracusano e nell’Ennese) del 19 ottobre. Alle 8.15, Di Maio – accompagnato da Giancarlo Cancelleri e dal capo della protezione civile Angelo Borelli – ha fatto tappa sulla Collina storica di Paternò. A riceverlo, tra imponenti misure di sicurezze adottate dai carabinieri, oltre a una selva di giornalisti, il sindaco Nino Naso e il resto della giunta, il presidente del consiglio Filippo Sambataro e i componenti dell’assise civica. Presenti anche i deputati regionali pentastellati del territorio.
«I tempi devono essere veloci – ha esordito Di Maio assediato dai cronisti -. Questi sono giorni in cui quantificheremo in modo dettagliato i danni ed è chiaro che si parte dalle scuole e dagli edifici fondamentali per le comunità. Si porteranno anche avanti tutte le iniziative volte a risarcire e a ricostruire, ridando agibilità agli edifici». Il leader pentastellato ha inoltre evidenziato che nella legge di bilancio ci sono cinque miliardi di investimenti tra cui anche soldi che riguardano le ristrutturazioni antisismiche: ossia la messa a norma degli edifici. A Paternò Di Maio ha effettuato un sopralluogo alla Matrice dove sono presenti delle crepe sulla navata laterale. «Sono contento perché si sta facendo sul serio – ha detto a caldo il sindaco Naso – Abbiamo il governo nazionale vicino. Tutto ciò ci conforta».
La carovana istituzionale si è poi spostata a Ragalna, in piazza Cisterna. Anche qui ad attenderlo il sindaco, Salvatore Chisari. Di Maio è entrato per dare un’occhiata nelle due chiese danneggiate dal sisma: Madonna del Carmelo e Santa Barbara. «Ci aspettiamo che in tempi brevissimi si possa ricevere lo stato di calamità e così ottenere l’aiuto economico per le chiese: 150 e 120mila euro, rispettivamente, almeno secondo le stime – ha precisato Chisari – Anche se i progetti complessivi supereranno il milione e mezzo di euro». Terza tappa il Comune di Santa Maria di Licodia con, in prima fila, il sindaco Salvatore Mastroianni. Lì il leader a cinquestelle ha dedicato cinque minuti ai cittadini licodiesi, riuniti in consiglio.
A Biancavilla l’accoglienza si è svolta davanti alla scuola elementare Guglielmo Marconi di via Vittorio Emanuele. Il numero due del governo gialloverde ha visitato l’istituto con il primo cittadino Antonio Bonanno, prima di spostarsi a passeggiare per Adrano con il sindaco Angelo D’Agate. Quest’ultimo attendeva il vicepresidente del Consiglio in via Roma, alla scuola Canonico Buscetta, dalla quale poi si sono spostati all’interno della chiesa Madre in piazza Umberto. Dove la crono-visita di Luigi Di Maio sui luoghi del terremoto si è conclusa.
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