L’intesa tra Blutec e Invitalia sembra in dirittura d’arrivo. La conferma oggi al Mise dove si è svolta la riunione prevista inizialmente allo stabilimento di Termini Imerese, e poi spostata ieri a Roma, come meno di 24ore di preavviso, con grande disappunto di sindacati e lavoratori. La buona notizia è che l’azienda ha dichiarato di aver raggiunto un’intesa tecnico legale con Invitalia, che sarà sottoscritta entro luglio, per la restituzione del precedente finanziamento a seguito del quale partirà il confronto sul nuovo contratto di sviluppo. Rimangono irrisolti, tuttavia, gli interrogativi legati al nuovo piano di rilancio industriale, sempre più una miraggio, e gli ammortizzatori sociali, in scadenza a dicembre, per i 700 lavoratori ex Fiat.
«Non entriamo nel merito del nuovo piano industriale presentato da Blutec – afferma Michele De Palma segretario nazionale Fiom-Cgil – perché l’unica certezza produttiva sono i 135 già oggi occupati, a cui si aggiungono con la commessa dei 6800 Doblò di FCA, altri 120 persone nei prossimi tre anni. Invece per il raggiungimento della piena occupazione il piano presentato dall’azienda è condizionato dalla concretizzazione degli accordi commerciali che entro il 2021 vedrebbero tutti al lavoro, compresi quelli dell’indotto. Quindi per 444 lavoratori ad oggi manca la concretizzazione delle previsioni sulla prototipazione e engineering prevista per settembre 2019 e l’allestimento di veicoli commerciali, come il Ducato, e della componentistica per l’elettrificazione dei veicoli per dicembre 2019».
Per la Fiom, quindi, è necessario a fronte dell’allungamento dei tempi previsti, un tavolo di confronto con il ministero del Lavoro per assicurare gli ammortizzatori sociali per la continuità occupazionale. «Sulla situazione industriale, la delegazione ministeriale, ha convenuto con la richiesta della Fiom di avere un confronto di verifica con Blutec e FCA per verificare le condizioni di assegnazione delle commesse, visto che riteniamo strategico per l’automotive la svolta ecologica». Inoltre, non c’è conferma di contratti di fornitura, se non nella consegna dei prototipi della moto elettrica ed endotermica, della commessa per aziende della logistica. Il Governo predisporrà quanto necessario con la Regione Sicilia un nuovo accordo di programma che insieme al contratto di sviluppo investiranno le risorse necessarie alla reindustrializzazione e rioccupazione dei lavoratori di Termini Imerese”.
Anche per Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, sembra sempre più vicina l’intesa tra Bluetc e Invitalia sulla chiusura del vecchio contratto, previsto addirittura entro luglio, e la stipula di quello nuovo. A preoccupare sono, invece, i ritardi e le incertezze accumulate che rendono necessaria una proroga degli ammortizzatori sociali. «Il Governo ci ha assicurato che riesaminerà la materia degli ammortizzatori sociali. Secondo i vincoli del Jobs Act cesserebbero entro il 31 dicembre di quest’anno con il conseguente rischio di licenziamento dei lavoratori ancora non riassorbiti. In Blutec 135 persone sono impegnate al lavoro. Il rientro degli altri 694 dipendenti è previsto solo alla fine del 2019. Con una corretta applicazione della normativa già esistente sui lavori usuranti – conclude Ficco – molti colleghi di Termini potrebbero raggiungere la pensione. Speriamo di ricevere presto una risposta che risolva le contraddizioni della normativa e riconosca ai lavoratori la possibilità di esercitare in concreto i propri diritti».
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