«Non c’è nulla di più pericoloso che dire “Abbiamo sempre fatto così“». È la frase di Grace Hopper, matematica e progettista di sistemi informatici, che Roberta Sinatra sceglie per descrivere un difetto – forse il più grande – della sua città, Catania. Laureata in Fisica all’università etnea, è tornata pochi giorni fa da Boston – dove lavora, alla Northeastern University – per organizzare il TEDx SSC, l’incontro no-profit che si tiene oggi alla Scuola superiore di via Valdisavoia. Dieci relatori racconteranno le loro storie di successo «ma pure i loro nonostante». Parola chiave, scelta per l’evento, che vuole mettere il luce gli ostacoli incontrati e superati lungo il loro percorso. In cima ai nonostante «che rallentano Catania e la Sicilia», la ricercatrice 33enne mette la paura del cambiamento.
Il TEDx SSC (dove SSC sta per Scuola Superiore di Catania, ndr), è l’appuntamento catanese che prende spunto, e in parte pure il nome, dalla conferenza svolta ogni anno – dal 1990 – a Vancouver, in Canada. Metodo e finalità non cambiano. L’obiettivo è «diffondere delle idee che abbiano impatto sulla comunità locale e – spiega Sinatra a MeridioNews – spingano a darsi da fare per costruire un futuro migliore». Sul palco di Catania saliranno dei relatori e delle relatrici che racconteranno le loro storie di successo, «alcune scientifiche e altre a più forte impatto emozionale, ma pure i loro nonostante». Molti degli interventi vedranno protagonisti catanesi, donne e uomini, che nonostante ciò hanno costruito il loro successo lontano da Catania. La ragione che li ha spinti fuori dalla Sicilia potrebbe essere stata l’ostacolo «dell’inerzia al cambiamento, che caratterizza la mentalità siciliana – sostiene Sinatra – e che frena la possibilità di costruire un avvenire migliore».
La data dell’incontro TEDx, che inizia stamattina, non è stata scelta a caso. Quasi tutti gli organizzatori sono catanesi, come molti dei protagonisti che si alterneranno sul palco. «La possibilità di ritornare nella propria città, a Natale – spiega Sinatra – unisce la voglia di partecipare all’incontro a quella di rivedere i propri cari». Ricercatrice all’università di Boston – dove studia modelli matematici di predizione del successo, che si tratti di invenzioni o video su Youtube – «da quattro anni manco da casa e da un anno non vedo i miei genitori e i miei amici». Lontananza che, riconosce, ha annacquato un po’ il suo vocabolario: «Parlo poco italiano e di qualche parola ho dimentico significato o pronuncia». Ma quella che non può scordare, e che anzi ha insegnato pure alle persone che le sono più vicine negli Stati Uniti, è tutta dialettale: «Camurria. Che è difficile da tradurre in un’altra lingua – spiega – non è una semplice seccatura, ma qualcosa di più».
Alcune camurrie, per spiegare meglio il termine, hanno complicato, ad esempio, l’organizzazione del TEDx catanese. Tra tutte «l’Etna e le sue bizze. Considerato che la presenza di uno dei nostri relatori (Boris Behncke, vulcanologo dell’Ingv di Catania, ndr) dipende dall’attività del vulcano e molti degli altri protagonisti arriveranno in città con l’aereo, cenere permettendo». Ma oltre all’apri e chiudi dell’aeroporto di Fontanarossa, che ha causato disagi a tanti passeggeri nelle scorse settimane, gli organizzatori – oltre 30, e tutti volontari – hanno dovuto fare fronte anche «alle bizze del sistema di luci ed altri piccoli imprevisti che fanno parte dell’imprevedibile». Le prove generali per la giornata TEDx sono già iniziate. L’incontro si aprirà alle 10.30 e terminerà alle 18. I dieci relatori racconteranno, in massimo 18 minuti ciascuno, le loro storie di successo. Frutto di quelle «idee che vale la pena diffondere», che è uno dei motti dell’evento, ideato negli Stati Uniti.
Alla conferenza – per partecipare sono rimasti solo pochi biglietti disponibili – parleranno, tra gli altri, Umberto Bonaccorsi (allenatore dei Briganti Rugby Librino), Francesco Costa (giornalista, co-fondatore del quotidiano telematico Il Post), e Alessandra Romano (dottoressa, responsabili nazionale degli studi sulle alterazioni immunologiche nelle patologie linfoproliferative neoplastiche). Durante le pause – sarà questa una delle sorprese delle seconda edizione del TEDx SSC, unico appuntamento in Sicilia – «chiederemo anche al pubblico di parlare, brevemente, della loro storia e delle difficoltà trovate lungo il percorso», conclude l’organizzatrice. Contributi di pochi minuti che, al termine della giornata, saranno selezionati e raggruppati in un video, destinato a essere condiviso sulle pagine social dell’organizzazione.
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