Neanche la flebile pioggia di sabato ha fermato i lavori di riqualificazione dello Stand Florio. I cantieri, aperti il 15 dicembre, proseguiranno per l’anno nuovo e consegneranno alla città di Palermo, proprio nell’anno in cui sarà Capitale della Cultura, una delle strutture a cui la popolazione è più affezionata. Ideato da Ernesto Basile nel 1905, l’immobile nacque nel tratto prossimo alla costa romagnolo, oggi anch’essa sede di un’opera di riqualificazione da parte della giunta (con esiti ancora altalenanti), che fino ai primi del Novecento fu uno dei più suggestivi litorali del golfo di Palermo.
Da anni però lo Stand Florio giaceva in un insopportabile abbandono, ingiusto per un edificio simbolo del liberty e tra i primi a essere realizzato con moderne tecniche di costruzione – presenta pure un grande chiosco in stile islamico moresco a pianta ottagonale, sormontato al centro da una cupoletta tondeggiante del tipo colore rossiccio, e da due terrazzini laterali. Il recupero si deve al 2016, quando la Difesa Servizi spa (società in-house del Ministero della Difesa) lancia il secondo bando Fari, torri ed edifici costieri.
Ad aggiudicarsi la gara ad evidenza pubblica, tramite l’Agenzia del Demanio, è stata la società Servizitalia srl, palermitana, che si occupa di organizzazione eventi, offrendo servizi tecnici e allestimento arredi, e in più si occupa di stampa digitale ed agenzia viaggi. Il contratto è stato firmato lo scorso 14 luglio, e la concessione vale per 50 anni. Dopo i lavori nasceranno un caffè letterario, una sala lettura (che sarà utilizzata anche per eventi mostre temporanee e con un piccolo spazio libreria) e un’area divulgativa/culturale per presentazioni, lectio, giornate formative.
Il progetto di valorizzazione prevede anche il recupero del giardino e delle aree esterne che diventeranno un’area ristorazione, uno spazio per eventi culturali e sociali, un palco e un’arena per 300 posti, una concert hall per 300 posti e una grande agorà per mostre temporanee, esposizioni, fiere e presentazioni.
Come si apprende dallo stesso bando, lo «Stand Florio è ubicato in via Messina Marine 40, in una posizione urbana semicentrale». La superficie territoriale è di 4.060 metri quadri, di cui 364 coperti. Lo Stand risulta già conforme agli usi turistico-ricettivi-culturali, mentre sull’immobile permane un vincolo di interesse culturale (oggetto di cura della Soprintendenza). L’area inoltre è occasionalmente interessata da possibili fenomeni di inondazione e di alluvionamenti, non si può edificare a 150 metri dalla battigia, e c’è pure una regia trazzera che ne aiuta l’accesso.
In generale per il bando che ha visto assegnato anche lo Stand Florio sono state 15 le strutture aggiudicate. L’intera operazione comporterà un investimento privato di oltre 11 milioni di euro per riqualificare le strutture, con una ricaduta economica complessiva di quasi 40 milioni di euro e un conseguente risvolto occupazionale diretto di almeno 200 operatori. Lo Stato incasserà oltre 420 mila euro di canoni annui che, in considerazione della differente durata delle concessioni, ammonterà a quasi otto milioni di euro per tutto il periodo di affidamento.
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