Sportelli Multifunzionali/ Il passaggio al Ciapi dei lavoratori ritarda. Verso la Commissione d’inchiesta sul progetto Spartacus?

DOPO OLTRE UN MESE, 1300 DIPENDENTI ATTENDONO DI LAVORARE, SEPPUR PER SOLI SEI MESI, NELLA STRUTTURA REGIONALE. LO SCIUTO: “ASPETTEREMO FINO AL 15 NOVEMBRE”

Restano agitate le acque nel settore della Formazione professionale. Parte della deputazione all’Assemblea regionale siciliana non ha gradito il mancato rispetto delle scadenze annunciate in Commissione Cultura e Lavoro dal Governo regionale e mai mantenute, in merito al passaggio del personale degli Sportelli multifunzionali dagli enti di appartenenza al Ciapi di Priolo.

In questo marasma generale ecco uscire una nuova fatidica data che metterebbe fine a questa telenovela. Sembrerebbe che dal 15 novembre i mille e 300 lavoratori degli Sportelli multifunzionali dovrebbero iniziare a lavorare presso l’ente di formazione regionale.

Sulle procedure attivate dall’amministrazione regionale incombe il rischio di un blocco delle graduatorie provinciali per via della montagna di ricorsi presentati da decine di lavoratori rimasti fuori, pur essendo in possesso dei requisiti e dello spauracchio di una commissione d’inchiesta parlamentare sul progetto “Spartacus”.

La notizia è arrivata per telefono dal dipartimento regionale Lavoro. Questo perché i componenti della Commissione parlamentare hanno dovuto registrare l’ennesimo impegno istituzionale dell’assessore al Lavoro, Ester Bonafede, e della dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale al ramo che le ha tenute lontane da Palazzo dei Normanni. Un modo per disertare ancora una volta i lavori parlamentari all’Ars?

La risposta è presto detta. La statistica delle presenze alle audizioni dei componenti del Governo Crocetta è senza appelli. Assenze continue che hanno immobilizzato il Parlamento siciliano, impedendone spesso l’esercizio dell’attività istituzionale. Come dire “il lupo perde il pelo ma non il vizio”.

Proprio una settimana fa il presidente della Regione, Rosario Crocetta, incassata la fiducia a Sala d’Ercole aveva garantito una maggiore presenza degli assessori ai lavori della Commissioni parlamentari. Solo parole e niente più. Intascato il lascia passare per proseguire, l’esecutivo regionale ha ripreso le vecchie abitudini che hanno confermato quanto distanti siano i fatti dagli annunci del presidente Crocetta e dei suoi assessori. A riferire quanto accaduto Giovanni Lo Sciuto, parlamentare del Partito dei Siciliani (Mpa) e componente della citata Commissione all’Ars.

“Abbiamo appreso che entro il 15 novembre tutto il personale degli Sportelli multifunzionali sarà trasferito al Ciapi di Priolo – ha dichiarato Lo Sciuto – e se così non dovesse essere non accetteremmo ulteriori ritardi e scadenze taroccate. Di fronte all’eventuale allungamento del termine di trasferimento dei lavoratori aventi diritto alla struttura regionale – ha aggiunto – non esiterò a chiedere l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta per capire quali motivi ostativi non abbiano permesso il rispetto delle precedenti date, 1 e 14 ottobre, indicate dal Governo in Commissione e verificare la presenza di eventuali illegittimità”.

Questo giornale in tempi non sospetti ha già criticato la scelta del Governo regionale di trasferire mille e 300 dipendenti presso il proprio ente formativo. Procedure che non avevamo esitato a definire complesse, poco chiare e farraginose. Era stato previsto, inoltre, che alla scadenza del 30 settembre l’esecutivo, arrivando senza alcun progetto, avrebbe collassato il servizio pubblico erogato dagli Sportelli multifunzionali, bloccando gli enti gestori, impediti nell’erogare le politiche di orientamento e mettendo in ginocchio i lavoratori.

Così come non ci ha convinto la scadenza del 14 ottobre individuata dalla dottoressa Corsello come utile per l’avvio del semestre di attività presso il Ciapi. È trascorso un mese e non si intravvede la luce. Si tratta proprio di scadenze farlocche per usare un termine caro a Pier Paolo Pasolini.

La partita resta aperta, dunque, sulla vicenda del progetto “Spartacus” che assume sempre più i contorni di un vero e proprio scandalo. Qualcuno si è chiesto come saranno pagati i lavoratori che dal primo ottobre attendono di riprendere a lavorare? Chi e come procederà a retribuire la mensilità di ottobre ai mille e 300 operatori in attesa di una collocazione lavorativa?

Può darsi che qualcuno tiri fuori dal cilindro la panacea della cassa integrazione guadagni in deroga per nascondere il fallimento di un’operazione posta in essere dal Governo Crocetta, iniziata male e che rischia di finire peggio.

Rispetto a tutti questi fatti, il mondo sindacale, datoriale e dei lavoratori, appare distratto e poco incisivo. È una sensazione, magari errata, o qualcosa di più?

Giuseppe Messina

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