D’estate si balla all’aperto. E a Palermo lo si farà anche ai Cantieri Culturali della Zisa. È uno degli obiettivi di Sponde Sonore, il festival internazionale organizzato da Arci Tavola Tonda che porta in città il meglio della musica e dei repertori vocali tradizionali dell’area del Mediterraneo.
Dall’8 al 10 giugno i protagonisti di questa seconda edizione saranno i suoni, i ritmi e le danze delle isole. Musiciste, musicisti, docenti di danza dall’Irlanda, da Creta, da La Réunion, dalla Sardegna e dalla Sicilia porteranno in scena un mondo di tradizioni e folklore, un viaggio attraverso sonorità antiche sopravvissute grazie al lavoro di recupero e diffusione portato avanti dagli artisti coinvolti nella rassegna. Tre giorni di eventi tra concerti e danze, ma anche laboratori e momenti di approfondimento sulle tradizioni culturali e workshop di strumento e canto.
Il festival è completamente autorganizzato, e per riuscire nell’intento Arci ha recentemente lanciato una campagna di crowdfunding presso la piattaforma produzionidalbasso. Al momento la raccolta fondi ha superato quota mille euro, ma ne servono altri quattromila per raggiungere lo scopo. I tanti e le tante che da nove anni fanno parte del grande gruppo di Tavola Tonda – il movimento di revival folk e di musica e danza popolare – sono però fiduciosi. Al padiglione 18, dunque, nei prossimi giorni gli organetti dall’Irlanda suoneranno insieme a liuti e flauti di canna, mentre i tamburi a cornice scandiranno i ritmi di danze popolari cretesi, sarde e siciliane.
«La nostra rassegna si basa in gran parte sull’energia e sull’entusiasmo dei soci – spiega Marco Tarantino, presidente dell’associazione -. Speriamo di coinvolgere il più grande numero di persone possibile ad entrare a far parte di questa comunità di appassionati. Sarà un modo per scoprire e riscoprire le proprie origini, attraverso musica e danza che rimandano ad atmosfere d’altri tempi, a qualcosa che riconosci immediatamente anche se ti sembra di non averle mai sentite».
Tra i numerosissimi ospiti che arriveranno in città anche Ambrogio Sparagna, uno dei più importanti maestri e direttori di musica popolare, tra i creatori della celebre Notte della Taranta, in Puglia, nonché tra i più apprezzati etnomusicologi italiani. In generale si tracceranno le insospettabili affinità tra luoghi e popoli distanti migliaia di chilometri ma che condividono il fatto di essere isolani. «Realizzare tutto ciò all’aperto e ai Cantieri è una bellezza – aggiunge Tarantino -. Inoltre chiunque suoni uno strumento può venire in quei giorni e provare insieme ad altri, amici e non, per trovare insieme delle sonorità e dei legami». Un programma ricchissimo, quello che attende gli appassionati, e che è possibile consultare alla pagina Facebook.
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