Chissà, dopo le feste, gli annunci, i discorsi nelle piazze, i concerti, anche per il nuovo presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, è arrivato il momento di cominciare ad amministrare lIsola.
Certo, cè ancora da formare la giunta, cè ancora da capire se la prossima settimana Franco Battiato avrà la luna giusta e accetterà di fare lassessore. O se la luna sarà sbagliata e opterà per la musica e la filosofia (ovviamente orientale). Detto questo, il capo della giunta, forse, si dovrebbe cominciare ad occupare dei Comuni che il Governo del suo predecessore ha lasciato in bolletta.
La Regione, è noto, ogni anno eroga ai Comuni i fondi previsti dalle leggi. Questanno è stata erogata ai Comuni solo una minima parte delle risorse finanziarie. Perché? Perché cerano altre esigenze impellenti. Tipo la mitica tabella H.
Il risultato è che, in tanti Comuni dellIsola non mancano solo i soldi per i servizi (il presidente Crocetta ancora non lo sa: appena comincerà a lavorare si accorgerà che in tanti Comuni siciliani, già da qualche anno, non ci sono più risorse per i servizi sociali in favore dei più deboli): mancano i soldi, già dallo scorso settembre, per pagare gli stipendi.
I Sindaci dei Ragusano non avrebbero voluto nemmeno aprire i seggi elettorali lo scorso 28 ottobre. Poi sono stati convinti dallo spettro dei commissariamenti da parte dei Prefetti. Gli hanno detto che, subito dopo le elezioni la Regione avrebbe erogato le somme per pagare gli stipendi ai dipendenti. (a destra, le ‘casse’ dei Comuni vuote: metafora; foto tratta da pdmassafra.blogspot.com)
La situazione si è complicata anche nel Calatino: Caltagirone e i Comini che gli stanno attorno.
Sulla vicenda interviene il parlamentare regionale, del Pdl, Marco Falcone. Ritengo dice – il deputato – che il neo-Governatore Crocetta abbia contezza delle gravi criticità finanziarie dei Comuni siciliani che, senza i provvidenziali fondi regionali, non solo non sono in condizione di pagare i dipendenti e garantire i servizi essenziali ai cittadini, ma non possono neppure varare i bilanci rischiando al di là del commissariamento il dissesto finanziario.
Confido – ha concluso Falcone (foto a sinistra) – che Crocetta proceda alla rimodulazione del Patto di stabilità consentendo al dipartimento delle Autonomie locali di trasferire urgentemente almeno il 50 per cento del fondo investimenti, pari a 180 milioni di euro, che spettano ai Comuni dellIsola.
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