Siracusa, polemiche per i costi dei loculi del cimitero L’assessora: «Nessuno parli di “sfratto delle salme”»

Con una delibera di giunta dello scorso 23 aprile a Siracusa è stato approvato l’«avvio del procedimento per il rinnovo delle concessioni di loculi cimiteriali» e sono stati fissati i criteri per il pagamento. Dalla pubblicazione del documento alle polemiche il passo è stato breve. Stando ai risultati delle verifiche degli uffici, è stata accertata la scadenza di 11.458 concessioni rilasciate tra il 1973 e il 1993. Sono ancora in corso altri controlli sulla scadenza di 4.676 loculi (le cui concessioni sono state rilasciate tra il 1959 e il 1975) nella zona monumentale del cimitero. La tariffa per il rinnovo per 25 anni è stata fissata a 600 euro. Un’operazione che porterebbe nelle casse del Comune oltre nove milioni di euro

«È vergognoso che abbiano deciso di fare cassa in questo modo, visto che le condizioni del cimitero sono sempre pietose e i servizi scarseggiano», lamenta a MeridioNews Giacinto Avola del comitato Gli angeli. «Per regolamento si dovrebbe ricomprare a prezzo pieno – precisa l’assessora ai Servizi cimiteriali Alessandra Furnari – invece, abbiamo deciso di agevolare chi ha intenzione di rinnovare la concessione con una somma molto più bassa». I costi per l’acquisto di nuovi loculi variano dai 1.200 euro (per quelli in cemento) e i 2.400 euro (per quelli in vetroresina). 

Il documento fa riferimento al Regolamento di polizia mortuaria (approvato con una delibera del consiglio comunale dell’ottobre del 1996) che fissa la durata delle concessioni per loculi in 25 anni. Alla scadenza, dietro il pagamento di un canone, è previsto il rinnovo per lo stesso periodo di tempo (altri 25 anni). «L’ente – si legge nella delibera pubblicata sul sito del Comune -, prima di rientrare nella piena proprietà dei loculi con l’effettiva estumulazione dei feretri, ha ritenuto opportuno dare avvio al procedimento». 

Tra le possibilità, c’è anche quella di rinunciare al rinnovo. «In questo caso verrà disposta, se compiuto il processo di mineralizzazione, l’estumulazione della salma con conservazione dei resti ossei in ossario comune o, se richiesto dai familiari, in ossarietto (se disponibile) o in tombe private». Al momento, però, l’ossario comunale «è quasi pieno – conferma Furnari – e gli ossarietti non sono disponibili. Quello che non accetto, però, è che si parli di “sfratto delle salme” perché dai campi questi spostamenti avvengono sempre e non ci possono essere morti di serie A e morti di serie B». Per i cadaveri sepolti nella terra, infatti, il regolamento prevede che l’esumazione e il trasferimento nell’ossario comune avvengano ogni dieci anni. 

Per chi facesse richiesta per il rinnovo della concessione, la somma di 600 euro può essere pagata in un’unica soluzione (con uno sconto del 25 per cento che riduce la cifra a 450 euro) o a rate (tre da 200 euro per chi ha un Isee superiore a 10mila euro l’anno o cinque rate da 120 euro per chi ha un Isee inferiore a 10mila euro l’anno). In pratica, una cifra che per ogni singolo loculo oscilla tra i 18 e i 24 euro l’anno «ai quali – precisa l’assessora – vanno aggiunti soltanto i costi per l’elettricità, visto che non si pagano nemmeno le spese di condominio come, invece, avviene altrove». 

«Noi abbiamo invitato le persone a non pagare – affermano dal comitato Gli angeli – perché abbiamo un cimitero sporco e vandalizzato. C’è un solo operatore ecologico addetto solo allo svuotamento dei mastelli che, tra l’altro, sono sempre meno. I loculi vandalizzati – aggiunge – non sono mai stati riparati. In inverno, i campi continuano ad allagarsi. Inoltre, non ci sono telecamere e nemmeno un servizio di sorveglianza. Chiediamo – concludono – che almeno queste somme vengano reinvestite per migliorare le condizioni del cimitero». 

Una situazione che il comitato, nato cinque anni fa per provare a riportare decoro nel luogo in cui riposano i defunti, continua a denunciare. «Buona parte delle somme verrà utilizzata l’ordinaria manutenzione e anche per costruire gli ossarietti – risponde l’assessora – Stiamo lavorando per migliorare tutti i servizi e, in questo primo anno di amministrazione, dei passi avanti sono già stati fatti: sono stati eliminati due chioschi esterni ormai inutilizzati, uno dei quali aveva anche il tetto di eternit – elenca – sono stati rifatti gli ingressi della palazzina B dove da anni c’erano impalcature precarie, la camera ardente è stata ristrutturata e sono state fatte delle pulizie straordinarie». Intanto, i loculi con la concessione scaduta sono stati contrassegnati con una ics «e, nei casi in cui non perverrà richiesta di rinnovo o di rinuncia, provvederemo a mandare una raccomandata», conclude Furnari.

Marta Silvestre

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