Silvia La Barbera, trentenne fondista palermitana, ha vinto domenica scorsa il primo titolo assoluto in carriera, trionfando nelle finali di cross. Un successo che riempie d’orgoglio Silvia ma che, per certi versi, è arrivato quasi inaspettato. «Si è trattato di una grande emozione – racconta -. Pensavo di fare bene, dato che avevo fatto un’ottima preparazione per questo appuntamento, ma non credevo di vincere». La fondista ha una dedica speciale per questo successo: «La vittoria voglio dedicarla a mia nonna che purtroppo è scomparsa lunedì e quindi non ho avuto una settimana facile».
La Barbera ammette di avere un piccolo segreto che l’accompagna nella preparazione agli appuntamenti più importanti, sempre seguita dalla sorella gemella Barbara. «Per me è un grande aiuto: lei è uscita dal mio gruppo sportivo da cinque anni e da quel momento si sta dedicando a me. Mi aiuta negli allenamenti dandomi una grossa mano. Anche quando gareggiavamo, tra me e lei non c’è mai stata competizione perché ci vogliamo troppo bene». La non competizione, nel corso degli anni, si è trasformata in collaborazione, anche se la stessa Barbara ha partecipato alle finali concludendo con un buon trentaquattresimo posto. «L’aiuto di mia sorella – prosegue la fondista – vuol dire tanto per me. Mi dà sempre dei consigli e so che mi posso fidare di quello che mi dice, come il fatto di non dovere mai dipendere da nessuno. Sto tranquilla accanto a lei perché so che pensa solo ed esclusivamente al mio bene».
L’atleta racconta poi come ha intrapreso l’avventura sportiva, ammettendo che anche qui la famiglia è stata decisiva. «Con Barbara abbiamo iniziato assieme a mio fratello Marco: anche lui correva e ci ha, per così dire, iniziate. Barbara, due anni prima di me, è entrata nel gruppo dell’Esercito; io in quello della Forestale. Abbiamo comunque sempre corso le stesse gare e seguito la stessa programmazione. Adesso lei lavora come istruttrice nella palestra dell’Esercito». Per il futuro, Silvia confessa di voler puntare sempre più in alto. Le ambizioni non mancano e i sogni nel cassetto da realizzare restano tanti. Ecco perché la fondista non vuole fermarsi qui, ma sta già pensando al futuro e ai prossimi appuntamenti. «Attualmente sto un po’ valutando cosa fare. Vorrei partecipare ai mondiali di mezza a Cardiff ma dipenderà dall’eventuale convocazione da parte della Fidal».
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