«Serve una grande rottamazione anche per la Sicilia. Se mi si consente una provocazione, occorrerebbe prendere l’Isola, immergerla per tre volte nell’Oceano indiano, per essere certi che non resti vivo nessuno, e poi rimetterla al suo posto, tra le sue bellezze, per un nuovo rapporto tra uomo e natura. Anche questa in fondo è una rottamazione…».
Parola di Giovanni Puglisi, presidente emerito della Fondazione Sicilia (azionista di Unicredit) e rettore dell’università Kore di Enna. Una frase destinata a fare discutere che il docente ha pronunciato intervenendo alla presentazione della mostra Guttuso, la forza delle cose, allestita a Villa Zito a Palermo.
«Iniziative come queste – prosegue Puglisi, che è stato anche presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco e consulente del governo di Raffaele Lombardo, solo per citare alcuni del lungo elenco di incarichi ricoperti – dimostrano che in Sicilia le cose si possono fare e molto bene: non è la terra che non lo permette, ma tante volte gli uomini».
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