STESSA SANZIONE PER LE DUE RAPPRESENTATIVE, NONOSTANTE GLI ATTI IRREGOLARI SIANO PACIFICI DA UN LATO E VIOLENTI DALLALTRO. LINCREDIBILE DECISIONE DISCIPLINARE APRE STRASCICHI DI POLEMICHE E COSTITUISCE UN PERICOLOSO PRECEDENTE
di Gabriele Bonafede
Da un lato, quello albanese, un atto di provocazione ma comunque pacifico. Un drone con una bandiera del Kosovo. Chiara provocazione, ma pur sempre non violenta. Dallaltro lato, quello serbo, invasione di campo, cazzotti, sediate, calci, lancio di oggetti da distanza ravvicinata, minacce e danni fisici ai giocatori, senza parlare di cori razzisti. È la cronaca che non avremmo mai voluto vedere su Serbia-Albania, giocata in Serbia in un campo senza nemmeno le transenne di rito a dividere tifosi violenti dai calciatori.
La partita finì, una decina di giorni fa, con i giocatori albanesi che si rifugiarono negli spogliatoi inseguiti da tutti e di tutto, in uno show di violenza da radiazione a giammai della federazione di calcio serba, le cui frange estremiste di sostenitori sono già da tempo conosciute, anche in Italia, per gravi fatti di violenza e provocazione. (nel video, anche il noto “Ivan il terribile”, già conosciuto in Italia).
Considerando il semplice ed equilibrato buon senso, ci si aspettava una punizione esemplare per la Serbia (almeno lo 0-3 a tavolino e anche svariati punti di penalizzazione oltre a giocare a porte chiuse il resto del torneo) e una forte multa per lAlbania, come da regolamento. La squadra ospitante, infatti, deve garantire la sicurezza e lincolumità dei calciatori in campo. Cosa evidentemente non avvenuta, anzi. Senza darne ancora le motivazioni che sono attese tra cinque giorni, lUefa punisce invece ambedue le nazionali con una gravissima sentenza che commina una sconfitta per 3 0 a tavolino allAlbania e 100 000 euro di multa, e una penalizzazione di soli 3 punti, più la stessa multa alla Serbia e due partite a porte chiuse. Così facendo, però, utilizza un metro di giudizio diverso per le due compagini, calcando la mano sullAlbania e utilizzando i guanti bianchi per la Serbia. Le polemiche non mancheranno: se si dovesse applicare lo stesso metro di giudizio utilizzato per lAlbania (allenata dallitaliano De Biasi), la nazionale serba sarebbe dovuta essere esclusa per sempre da ogni competizione.
Serbia-Albania i giocatori albanesi sotto lancio di oggetti allo stadio di Belgrado, foto tratta da dailymail.co.ukLa sentenza crea anche un precedente pericolosissimo per lincolumità di giocatori e spettatori negli stadi: in pratica giustificherebbe almeno a metà linvasione di campo a scopi violenti e laggressione ai calciatori della squadra avversaria. Da oggi in poi, basterebbe organizzare una provocazione e poi invadere il campo con atti di violenza, intimidendo i giocatori avversari fino a farli uscire dal campo, per ottenere una vittoria per 3 0 a tavolino. Pazzesco.
Questo giudizio, incredibile, segna forse il punto più basso nella storia e nella dignità dellUefa stessa, da molti considerata come indirettamente responsabile delle violenze nella partita Serbia-Albania. È stata infatti lUefa a permettere che ambedue le rappresentative fossero nello stesso girone di qualificazione agli europei del 2016, pur sapendo che serbi e albanesi sono fortemente in disaccordo tra loro su temi molto caldi e nazionalistici, per lo meno dal punto di vista di larghi strati sociali e politici dei due Paesi. Ed è stata lUefa ad accettare che lo stadio scelto per la partita fosse assolutamente inadeguato ai fini della sicurezza e strapieno di attivisti violenti, con forze dellordine assolutamente insufficienti. LUefa avrebbe potuto ordinare il gioco a porte chiuse comera ovvio e necessario ai fini della sicurezza e per evitare qualsiasi provocazione da ambo i lati. Ma non lha fatto. Perché?
Serbia Albania sediata a Balaj Foto tratta da article wn.comLe motivazioni non ci sono ancora, ma se lUefa sanzionasse con la sconfitta a tavolino lAlbania per avere abbandonato il campo, di fatto sosterrebbe che i giocatori albanesi sarebbero dovuti rimanere sul terreno rischiando la propria vita e accettando danni certi alla propria incolumità fisica. Se la sanzionasse per la sola protesta del drone-bandiera, provocatoria quanto si vuole ma pur sempre non violenta, opererebbe un macroscopico differenziale di giudizio.
Insomma, il calcio europeo sembra proprio al capolinea. Per lo meno dal punto vista morale. Ci si aspetta lappello, sicuramente da parte della federazione dellAlbania, dove la notizia è stata appresa con incredulità e collera. Ma forse ci sarà persino lappello della Serbia. In ogni caso, i gironi di qualificazione per Euro 2016 partono chiaramente falsati da aspetti estranei allo sport.
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