Si è concluso con un’assoluzione il processo per corruzione elettorale a carico di Luca Sammartino che era nato dall’inchiesta denominata Report. Al centro della vicenda processuale ci sono state le elezioni regionali del 2017. La competizione da cui l’ex assessore all’Agricoltura ed ex vicepresidente della Regione era uscito da recordman assoluto delle preferenze (con 32.280 consensi da candidato con il Partito democratico).
La quarta sezione penale del tribunale di Catania ha assolto il deputato regionale della Lega con la formula «perché il fatto non sussiste». Stessa sentenza di assoluzione è stata pronunciata anche per Girolamo Brancato, detto Lucio. Nel capo di imputazione, a Sammartino si contestavano «promesse di utilità» a Lucio Brancato, uomo ritenuto vicino al clan Laudani, «in cambio di voti». Secondo l’accusa, nello specifico, si sarebbe trattato di «un posto di lavoro a un nipote di Brancato» e dello «spostamento di una cabina telefonica nei pressi della pizzeria di sua moglie a Massa Nunziata-Mascalucia, nel Catanese». La procura aveva chiesto la condanna a due anni di reclusione per ciascun imputato.
«Pur dispiaciuto per il calvario politico e umano che ho dovuto subire in questi anni – ha commentato il deputato leghista che è stato difeso dai legali Carmelo Peluso e Giovanna Vinci – dopo la sentenza di assoluzione, sono soprattutto soddisfatto per l’esito di questa dolorosa vicenda, che ho affrontato con la consueta coerenza, dimostrando, nei fatti e non a parole, la fiducia nella magistratura». Per l’avvocato Peluso, quello ottenuto è «il risultato auspicato e coretto del processo». Intanto, a ottobre scorso, Luca Sammartino è stato rinviato a giudizio per il reato di corruzione nell’ambito dell’inchiesta denominata Pandora. Un’indagine su presunte infiltrazioni della criminalità organizzata al Comune di Tremestieri etneo, in provincia di Catania.
Una nota di commento sull’esito del processo è arrivata anche dai colleghi deputati regionali della Lega (Salvo Geraci, Pippo Laccoto, Vincenzo Figuccia, e Mimmo Turano) che si sono detti «convinti della liceità dei comportamenti di Luca Sammartino sin dall’inizio delle indagini. Oggi – aggiungono – siamo contenti per l’esito del processo che restituisce serenità a un politico che si è sempre speso per gli interessi generali della Sicilia. Sammartino – concludono – è stato sempre un punto di rifornimento per la nostra comunità politica».
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