Un farmacista, un ginecologo in pensione, un infermiere e operatore del 118 e un dirigente medico dell’Asp 7. Sono quattro espressioni del mondo della sanità i candidati alla poltrona di primo cittadino di Santa Croce Camerina che l’11 giugno si contenderanno la poltrona alle amministrative per subentrare a Franca Iurato, sindaca uscente ed espressione del Pd, che ha deciso di non tentare il bis. Si tratta di Lucio Schembari, Giovanni Di Bari, Rosario Pluchino e Giovanni Barone. I tempi dei partiti sono ormai lontani, il presente è fatto di liste civiche che uniscono giovani e meno giovani, volti e nomi che si affacciano per la prima volta al mondo della politica ad altri che, invece, il politichese lo masticano già.
Lucio Schembari tenterà di essere eletto a palazzo di città per la terza volta, avendo guidato il Comune per due mandati consecutivi dal 2002 al 2012. Dalla sua parte si sono schierati diversi consiglieri dell’attuale opposizione e alcune anime del centrodestra. Con la sua lista Schembari Sindaco cerca di ricominciare da dove ha lasciato, con un programma articolato in 13 punti che passa attraverso l’agricoltura, lo sviluppo economico, la scuola, il sociale, la sicurezza. Due gli assessori designati: Carmelo Portelli, presidente del consiglio comunale uscente, e Giuseppe Dimartino, coordinatore del circolo Meridiana. L’impressione è che se la legge non glielo avesse proibito, Schembari avrebbe tentato la carta della conferma anche nel 2012, ma lo stop era necessario e lui ne ha approfittato per rinserrare le fila e programmare. Piccola nota di colore: a qualcuno il claim Per fare un sindaco ci vuole il sindaco è sembrato infantile, ma lui replica sereno: «Ci siamo semplicemente ispirati ad una canzoncina».
La sindaca uscente, Franca Iurato, appoggia la candidatura di Giovanni Di Bari, ginecologo in pensione e nome sul quale punta il Pd, e Di Bari vuole continuare sulla scia della Iurato per rendere Santa Croce #ilpaesedelsole, questo il nome della lista che lo sostiene. Per Di Bari la candidatura «è un dovere civico», che nasce dal piacere di mettere a disposizione dei concittadini la propria esperienza politica. Gli assessori designati sono Marianna Cuciti e Giansalvo Allù, quest’ultimo nome di spicco della giunta Iurato. L’eventuale vittoria di Di Bari, dunque, sarebbe un riconoscimento al lavoro della sindaca uscente. Turismo e agricoltura sono il doppio asse attorno al quale ruota il programma, insieme al completamento della pianta organica per rendere più efficiente la macchina comunale. Piccola nota a margine: a qualcuno non è piaciuta l’idea di presentare la squadra e la candidatura in un locale privato di un altro Comune, nella vicina Marina di Ragusa.
Il consigliere comunale Rosario Pluchino scende in campo con la lista civica #ChiAMASantaCroce che punta a riunire sotto lo stesso simbolo artigiani, pescatori e commercianti. «Porteremo avanti quel cambiamento che molti si sono intestati solo a parole e senza illudere la gente con programmi faraonici, con una candidatura fuori dalle logiche di partito, con umiltà e spirito di servizio», ha dichiarato Pluchino in più di un’occasione. Pina Cocuzza è il suo assessore designato, assieme al consigliere uscente del gruppo Diventerà Bellissima Salvatore Di Marco. «Recuperare quindici anni in cui il paese è rimasto indietro», è la mission di Pluchino che sta improntando la sua campagna elettorale sul tema del cambiamento, tentando di profilarsi come il candidato più rivoluzionario. Aggiornare i regolamenti comunali vecchi di 20 anni e avviare le dirette streaming delle sedute del consiglio comunale nell’ottica della trasparenza sono due dei punti centrali del suo programma.
Chiude la quaterna di nomi il candidato Giovanni Barone con la sua lista #santacrocerivive. Barone ha incassato l’appoggio di Piero Mandarà e Giovanni Giavatto, suoi diretti avversari alle ultime Amministrative. Già vicesindaco nel corso della prima amministrazione di Lucio Schembari (2002-2007) e presidente del consiglio comunale dal 2007 al 2012, Barone ha scelto come assessori Filippo Frasca, un veterano della politica iblea vicino al centrodestra che, dopo qualche anno sabatico, torna nell’arena, e lo stesso Piero Mandarà. Sicurezza, integrazione, cura delle borgate e servizi per i turisti, insieme all’attenzione massima per i settori vitali dell’economia locale, agricoltura in primis, alcuni dei punti del programma da cui ripartire.
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