Petrosino, è corsa a tre per la poltrona di sindaco Dall’uscente al candidato green che pianta alberi

Una poltrona per tre. È quella per la carica di sindaco di Petrosino, l’ex popolosa frazione (circa ottomila abitanti) del Comune di Marsala (l’autonomia amministrativa è datata luglio 1980). Due candidati sono dell’area di sinistra, seppur non uomini di partito, mentre un terzo si definisce «un apolitico». Uno dei tre candidati è il primo cittadino in carica, Gaspare Giacalone, l’unico ad avere già indicato tutti gli assessori della sua squadra, mentre gli altri due, Vincenzo D’Alberti (area Pd-Psi) e Vito Messina (l’apolitico) si sono fermati a due. E cioè quanti ne impone la legge al momento della presentazione delle liste. Messina, poi, al momento, preferisce non svelare pubblicamente neppure i due nomi presentati. Dovrebbe farlo a breve. 

Tutti sono sostenuti da liste civiche. Cambia Petrosino per Giacalone, Adesso il futuro per D’Alberti e Uniti per Petrosino per Messina. Tra i candidati al consiglio, nomi noti e meno noti. Tra i primi, l’attuale presidente Francesco Zichittella ed Enzo Maggio, responsabile locale della Confederazione italiana agricoltori. Spazio anche al mondo della scuola con Concetta Vallone, storico vice preside dell’Istituto commerciale Garibaldi di Marsala. Rilevante, infine, la quota rosa. Quindici sono, infatti, le donne, tra papabili assessori e aspiranti consigliere comunali (12 i posti in Consiglio). 

«Un futuro meraviglioso – dice Giacalone – lo costruiremo con la gente semplice, con le donne e gli uomini liberi e con la credibilità di cinque anni di cose fatte e risultati raggiunti. Per una vittoria pulita e altri cinque anni di buona amministrazione. Noi continuiamo a fare scelte chiare, limpide e coraggiose. Il mio impegno con i cittadini è solo e soltanto sulle cose da fare». Intanto, il sindaco in carica rivolge un appello alla correttezza, in campagna elettorale, ai suoi sostenitori. «Anche questa volta – afferma – vi prego di attenervi ad un principio per me estremamente importante: la correttezza. Significa avere rispetto degli avversari e tenere sempre uno stile e toni moderati. Non cadiamo nelle provocazioni e non permettiamo assolutamente di sfociare in insulti o offese personali. Spieghiamo 

pacatamente le nostre idee, i nostri progetti, le cose realizzate in questi anni. Chiediamo agli altri di confrontarci esclusivamente su queste cose». 

Punta sulle tematiche ambientali, intanto, il suo principale avversario: Vincenzo D’Alberti. «Molti giornalisti – dice D’Alberti – mi chiedono che campagna elettorale sarà. Rispondo che sarà principalmente una campagna elettorale a zero impatto sull’ambiente. Useremo un’auto elettrica per i miei spostamenti. L’impatto ambientale dei nostri manifesti e delle locandine, che inevitabilmente troverete in giro, sarà compensato piantando alberi a fine campagna elettorale. La riqualificazione delle aree verdi, della costa, sono tra le mie priorità». 

Vito Messina, invece, dichiara: «C’è molto da fare… è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche; di lavorare tutti insieme ad un progetto comune che guardi ai reali bisogni del nostro territorio e dei nostri concittadini. No alle parole, sì ai fatti. Quindi, distogliete lo sguardo da chi già ha avuto la 

possibilità di dare e fare qualcosa per questa città e confrontiamoci, con serenità e democrazia, per dare una prospettiva migliore alla nostra Petrosino».

Antonio Pizzo

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