San Giovanni Galermo e il nodo micro discariche Pogliese: «Dopo gli interventi gli incivili ritornano»

Il Comune di Catania e le microdiscariche abusive. Un binomio tristemente noto che fa da cornice a molte zone del capoluogo etneo. Tra i quartieri più degradati c’è San Giovanni Galermo. Attraversando le vie della IV circoscrizione (Cibali-San Nullo-San Giovanni Galermo), da viale Tirreno a via Ustica ci sono sparsi rifiuti di tutti i generi: dai sacchetti dell’immondizia fino agli elettrodomestici di vario genere, materiale edile e sedie. Tutti ammucchiati e immersi nelle sterpaglie. In un contesto in cui spesso vengono pure appiccati degli incendi.

I residenti, tra l’immondizia e il dilagare dei topi, lamentano da mesi la drastica situazione in cui si trovano le vie cittadine. «Numerosissime – spiega il consigliere della IV Circoscrizione Mirko Giacone – le segnalazioni. E nonostante la derattizzazione sia stata effettuata più volte anche dall’amministrazione, il problema persiste ancora». Complice, secondo Giacone, anche l’inerzia di chi deve provvedere alla raccolta dei rifiuti. 

«Abbiamo provveduto con tanti interventi – replica il primo cittadino di Catania Salvo Pogliese – ma dopo qualche ora gli incivili ritornano in azione». L’inquilino di Palazzo degli elefanti si dice sicuro sul dialogo tra Comune e IV municipalità. «Il presidente Erio Buceti – continua – controlla il territorio grazie alle segnalazioni dei propri cittadini e noi facciamo lo stesso cercando di avere tempistiche limitate». 

Ma non basta. San Giovanni Galermo è stata inserito dal Comune tra le aree sensibili. Lo spiega a MeridioNews l’assessore all’ecologia Fabio Cantarella. Così anche nel quartiere periferico presto potrebbero arrivare le telecamere di sorveglianza contro gli sporcaccioni. Sul tavolo c’è un progetto che ammonta a un milione e 200mila euro di fondi ministeriali, più 300mila euro del Comune a titolo di cofinanziamento

«I soldi – spiega l’assessore – provengono dal bando per la sicurezza cittadina a cui abbiamo partecipato a inizio 2019 e della cui assegnazione siamo venuti a conoscenza poco prima che iniziasse l’estate». Oltre l’identificazione di volti e targhe, le telecamere potranno prevenire possibili reati ambientali. Alle 230 telecamere da installare in diversi punti della città se ne aggiungerebbero altre 50. Si tratta di quelle vecchie, ormai in disuso, impiegate dalla polizia municipale per il controllo del territorio. «Stiamo ripristinando anche quelle – spiega l’assessore –, senza particolari oneri economici».

Gabriele Patti

Recent Posts

Scontro tra un’auto e un tir nel Nisseno: una persona morta, un’altra ferita

Scontro tra un'auto e un tir sulla strada statale 190. Vicino a Riesi, in provincia…

29 minuti ago

Militello: evade per andare a casa di una parente, ma lei chiama i carabinieri

Sottoposto agli arresti domiciliari nella sua casa di Militello in Val di Catania, un 19enne…

40 minuti ago

Palermo, 36enne ruba nel Teatro Massimo: nella refurtiva anche un quadro elettrico

Avrebbe tentato di rubare dentro il Teatro Massimo. A Palermo un 36enne è stato arrestato…

48 minuti ago

Chiusa una gastropescheria abusiva nel Catanese: per il titolare una multa da 3000 euro

Una gastropescheria abusiva è stata chiusa a San Pietro Clarenza, in provincia di Catania. Durante…

1 ora ago

«Sto portando dei dolci a un amico». Ma le confezioni erano riempite con un chilo di hashish

Confezioni di dolci riempite con l'hashish. Così un 23enne di Gravina di Catania (nel Catanese)…

2 ore ago

Campobello di Mazara, investita mentre entra a scuola: morta una maestra di scuola elementare

È stata investita mentre stava entrando a scuola. Ninfa Indelicato, 64enne maestra elementare, è stata…

2 ore ago