Ha lottato tra la vita e la morte per nove giorni, ma alla fine il sottile filo che lo legava alla vita si è spezzato. È stata dichiarata questa mattina la morte cerebrale di Giovanni Caponata, l’operaio 56enne rimasto vittima di un incidente sul lavoro il 10 ottobre alla scuola Cannizzaro-Galatti.
Dopo nove giorni di agonia le sue condizioni sono peggiorate e alla fine ai medici del reparto di Rianimazione del Policlinico non è rimasto altro da fare se non dichiarare la morte cerebrale. Hanno quindi chiesto alla famiglia se il 56enne fosse donatore di organi, e come estremo gesto d’amore i familiari hanno dato il consenso all’espianto. Questa notte gli organi di Caponata verranno donati a chi attende di poter migliorare la propria vita.
Le condizioni del 56enne erano da subito apparse gravi all’arrivo dei soccorritori del 118. Caponata da pochi giorni era impegnato come operaio nei cantieri di servizio, e stava effettuando dei lavori di tinteggiatura dentro la scuola. Non è ancora chiaro se a causa di un malore improvviso o forse per una perdita di equilibrio sia caduto dalla impalcatura su cui si trovava. L’impatto con il suolo gli ha procurato alcune fratture e un grave trauma cranico. Indagini sono ancora in corso da parte della polizia e dell’Ispettorato del Lavoro.
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