In attesa che gli affari entrino nel vivo è utile ricordarlo: quello del Palermo (e delle altre squadre di serie A) non sarà un mercato libero. In sede di campagna acquisti, i movimenti saranno condizionati dalla presenza di determinati paletti, frutto della nuova normativa approvata dalla Federcalcio nel novembre 2014. Un pacchetto di regole ispirato a due concetti di base: la sostenibilità finanziaria dei club e l’incentivo ad investire sul made in Italy. Le rose delle squadre che parteciperanno al campionato di A 2016/17 devono essere composte da 25 giocatori: di questi, quattro elementi dovranno vantare una militanza triennale entro i 21 anni in un club italiano; per altri quattro il limite imposto è quello della crescita per 36 mesi (tra i 16 e i 21 anni) nel club di appartenenza. Illimitato, invece, il numero degli under 21.
Anche il Palermo dovrà fare di necessità virtù e rispettare questi criteri. Il club di viale del Fante allo stato attuale è in linea con i parametri richiesti dalla Figc ma, focalizzando l’attenzione ad esempio sul serbatoio dei quattro giocatori con tre anni di militanza in un club italiano, la situazione è border line. Con Lazaar sono 5 al momento i rosanero che rientrano in questa categoria, ma l’esterno sinistro marocchino sarà quasi certamente ceduto (in Italia è seguito dalla Sampdoria mentre all’estero il suo nome è stato accostato a Swansea, Lione, Monaco e Galatasaray). In questo caso, la dirigenza rosa dovrà fare delle scelte mirate sapendo che presto i margini di manovra si ridurranno e che ogni ragionamento sarà fatto sulla base di soli quattro giocatori cresciuti in Italia: Gilardino, Goldaniga, Vitiello e Rispoli. Il Palermo, in pratica, sarà costretto a confermare i quattro in questione o sostituire un eventuale partente con un elemento che abbia gli stessi requisiti.
Chiari anche gli scenari relativi ai giocatori «fatti in casa». Nella rosa attuale soddisfano il requisito dei tre anni di militanza nel club di appartenenza il portiere Alastra, l’esterno offensivo Bentivegna (il talento di Sciacca è tornato alla base lo scorso gennaio dopo la parentesi in prestito al Como) e due big della Primavera entrati ormai in pianta stabile nel giro della prima squadra: il laterale sinistro Pezzella e il bomber La Gumina, golden boy e capocannoniere del Torneo di Viareggio. Anche in questo caso la situazione è fluida. Probabilmente uno di questi quattro baby verrà ceduto in prestito (La Gumina, che essendo un classe ’96 ha esaurito il suo ciclo con la Primavera, piace al Gubbio) e gli addetti ai lavori dovranno essere bravi a non farsi trovare impreparati. Sullo sfondo, però, non mancano le soluzioni alternative. I primi candidati a subentrare nel caso in cui uno dei quattro ragazzi citati dovesse partire sono il difensore Pirrello (anche lui un ’96 e in uscita dalla Primavera) e Lo Faso, trequartista classe ’98 entrato nelle grazie di Zamparini.
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