Niente più arresti domiciliati per Nino Pulvirenti. Lo ha deciso il tribunale del riesame etneo accogliendo la richiesta dei suoi avvocati Fabio Lattanzi e Giovanni Grasso. «Sono venute meno le esigenze cautelari – spiega Grasso contattato da MeridioNews -. La misura era stata applicata con l’ultima operazione sul crac della compagnia aerea Wind Jet».
L’ex vertice della società per viaggi low cost era stato arrestato lo scorso 29 gennaio, accusato di bancarotta fraudolenta dai magistrati della procura etnea insieme all’amministratore delegato Stefano Rantuccio e al fratello Biagio. Tra gli indagati anche alcuni professionisti collegati alle società del patron del Calcio Catania: Agatino Vitaliti (componente del consiglio d’amministrazione di Wind Jet ed ex vicepresidente della società), Vincenzo Patti (presidente del collegio sindacale per le due imprese) e Paola Santagati (consulente fiscale di entrambe le società).
Secondo gli inquirenti quando la società aerea era in crisi, il gruppo avrebbe distratto ingenti quantità di denaro con operazioni ritenute fraudolente. Tra queste la vendita del logo della compagnia alla Meridi spa. Società della galassia di Pulvirenti che si occupa della gestione dei supermercati a marchio Fortè.
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